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Intesa Sp, conti oltre attese con utile a +25,4%. Ma il…

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Semestrale

Intesa Sp, conti oltre attese con utile a +25,4%. Ma il mercato non festeggia

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I conti migliori delle attese non bastano a Intesa Sanpaolo per convincere gli investitori di Piazza Affari. Dopo l’uscita della semestrale, infatti, il titolo – che veniva da un +9,7% nel corso dell'ultima settimana – ha iniziato una repentina discesa verso il basso, fino a diventare uno dei peggiori della seduta sul FTSE MIB . E questo nonostante i numeri dicano che la banca, guidata dal ceo Carlo Messina, stia realizzando i target 2018 (su alcuni parametri viaggi anche in anticipo rispetto alle previsioni).

L’utile 2018 supererà i 3,8 milioni realizzati l’anno scorso
Intesa ha chiuso il primo semestre del 2018 con un utile netto di 2,179 miliardi, in crescita del 25,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (escludendo dai risultati di allora il contributo pubblico cash da 3,5 miliardi per l'acquisto degli asset della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca). L’istituto parla di risultati «pienamente in linea con gli obiettivi del piano di impresa 2018-2021» e conferma la previsione di un utile netto 2018 superiore ai 3,8 miliardi del 2017 grazie a «un aumento dei ricavi, un continuo cost management e un calo del costo del rischio». Considerando nel primo semestre 2017 anche i numeri delle ex banche venete, i proventi operativi netti sono saliti del 6,1% a 9,4 miliardi, con interessi netti a 3,7 miliardi (-2%) e commissioni nette a 4 miliardi (+2,1%). Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 è al 13,6%, tenendo conto di 1,85 miliardi di dividendi maturati nel semestre. Risultati, come detto, superiori alle attese degli analisti per quanto riguarda utile netto, proventi operativi netti e risultato della gestione operativa. Nel primo semestre, inoltre, i crediti deteriorati sono stati ridotti di 2 miliardi lordi, escludendo la cessione degli Npl a Intrum. Lo stock dei deteriorati, che non include più gli Npl ceduti a Intrum, a fine giugno è sceso del 24,2% rispetto a fine 2017, realizzando nei primi sei mesi già il 50% dell'obiettivo di piano 2018-2021.

Messina assicura: «In asset management, al momento, no alleanze in vista»
La conferma per l’esercizio 2018 è anche sulla distribuzione di un dividendo cash con un payout pari all'85% del risultato netto, mentre il cda tira dritto sul delisting definitivo delle azioni risparmio dal prossimo 6 agosto. Sul fronte dell’asset management, taglia corto Messina in conferce call, «non abbiamo evidenze di possibili concentrazioni con altri operatori e senza la possibilità di concentrazioni non ci saranno accordi con altri operatori».

Per analisti «fondamentali non giustificano calo in Borsa»
«Dal punto di vista dei fondamentali il calo in Borsa non si giustifica» tira le somme un analista, spiegando la flessione del titolo con movimenti «puramente di mercato». Una posizione in linea con quella dello stesso Messina, che sul finale della conference ha notato: «Ieri abbiamo guadagnato il 4% sul nulla» e oggi il titolo scende mentre «pubblichiamo risultati con cui dimostriamo che pagheremo un dividendo, risultati di qualità e una riduzione dei deteriorati». Il titolo Intesa, del resto, nelle ultime sei sedute aveva guadagnato il 9,7%.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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