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Moody’s prende tempo sull’Italia: «Il Dl Dignità non…

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il nuovo rating dopo il def

Moody’s prende tempo sull’Italia: «Il Dl Dignità non porterà lavoro stabile»

Il decreto dignità «rappresenta un lieve cambiamento piuttosto che una retromarcia vera e propria rispetto alle precedenti riforme del lavoro». Moody’s va giù duro sulla linea del governo Conte nella nota in cui annuncia il rinvio del rating dell’Italia a dopo il Def. Per l’agenzia di rating «le misure approvate riducono la flessibilità ed è improbabile che portino a un aumento concreto dei contratti a tempo indeterminato» nel Paese. Moody’s ha esteso la revisione per il downgrade del rating Baa2 iniziata lo scorso 25 maggio per avere migliore visibilità sulle politiche fiscali e l’agenda di riforme del paese.

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Tradizionalmente l’agenzia punta a concludere le revisioni dei propri giudizi entro tre mesi, ma in questo caso ha preferito prendere più tempo, precisando che il processo si concluderà probabilmente entro la fine di ottobre, «al più tardi». L’agenzia ricorda inoltre che le principali ragioni della revisione al ribasso del rating erano: il rischio significativo di sostanziale indebolimento della solidità fiscale italiane, visti i piano del nuovo governo, e il possibile stallo delle riforme strutturali, a cui si aggiunge il rischio che «importanti riforme del passato come quella delle pensioni del 2011 o quella del mercato del lavoro del 2015 vengano cancellate». Moody’s attende quindi «la pubblicazione dell’aggiornamento dell'annuale Documento economico e finanziario (Def), che illustra le previsioni economiche e la strategia politica del governo per i prossimi tre anni».

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