Si screma la platea di potenziali investitori dei ristoranti nippo-brasiliani Temakinho. Dopo che, in luglio, sarebbero arrivate sul tavolo dell’advisor Vitale & Co circa una decina di offerte, tutte di fondi di private equity, ora il processo sarebbe arrivato alla fase delle due diligence. In corsa sarebbero restati 4 soggetti: tra questi, secondo Mergermarket, ci sarebbero Armonia Sgr, Argos Soditic, Vam e Green Arrow Capital.
In autunno si dovrebbe così conoscere il nome dell’investitore, che rileverà la catena di ristoranti, gruppo fondato nel 2013 dai tre imprenditori Linda Maroli, Santo Bellistri e Francesco Marconi. Da allora Temakinho è diventato uno dei modelli europei più innovativi della cucina nippo-brasiliana.
Nel 2014 il fatturato di Temakinho era a due milioni, mentre attualmente tocca i 23 milioni di giro d'affari con 4 milioni di margine operativo lordo e con ristoranti a Milano, Roma, Ibiza e ora anche nuove aperture a Londra. La società già lo scorso anno aveva ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di investitori finanziari, tra i quali la 21 Investimenti di Alessandro Benetton. (C.Fe.)
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