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Telecom aggiorna minimi dal 2013, pesano le pressioni competitive

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Telecom aggiorna minimi dal 2013, pesano le pressioni competitive

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Non si arresta la discesa del titolo Telecom Italia in Borsa: le azioni sono arrivate a un minimo di giornata di 0,545 euro, livello che non vedevano dal 1 settembre 2013, salvo poi limare leggermente i cali. Dall'inizio dell'anno il calo supera il 24%, con un'impennata al ribasso da inizio agosto, con un calo del 17% in un mese. Tim la scorsa settimana ha dovuto affrontare nuovi rumor sulla possibile uscita dell'A.d. Amos Genish. Dai massimi dell'anno, segnati il 10 aprile a 0,8848 euro (massimo intraday, mentre il top di chiusura è a 0,8802 sempre il 10 aprile), nel pieno della battaglia in assemblea tra Elliott e Vivendi, le quotazioni sono scese di oltre il 38% portando la capitalizzazione di Borsa a 8,3 miliardi di euro.

Telecom sta ritracciando pesantemente, in un contesto di generale debolezza del comparto Tlc europeo. A pesare sul gruppo le pressioni competitive con il nuovo ingresso sul mercato italiano di Ilad e le questioni aperte in merito alla valutazione della rete. Sul primo fronte, è in calendario oggi una riunione dell'Agcom tra gli operatori per concordare miglioramenti sui processi di portabilità. Iliad, infatti, ha segnalato ritardi nelle tempistiche di Vodafone di esecuzione della portabilità dei clienti e ci sarebbero arretrati nell'evasione delle richieste per circa 100mila sim. Vodafone, dal canto suo, ha aumentato la propria capacità di portabilità giornaliera a 33mila da 30mila precedenti, con obiettivo 36mila dal 3 settembre.

«Anche se la difficoltà sembra essere indirizzata solo a Vodafone - commentano gli analisti di Equita - si tratta evidentemente di un segnale del fatto che la pressione competitiva sul mobile portata da Iliad rimane molto alta». Il 10 settembre prossimo è poi in calendario il cda di Telecom che dovrebbe discutere la proposta economica per le frequenze 5G. L'offerta di Telecom, secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, dovrebbe essere di circa un miliardo. Le sette società ammesse alla gara sono Iliad, Tim, Fastweb, Vodafone, Wind 3, Linkem e Open Fiber. L'8 novembre, invece, ci sarà il cda per l'approvazione della trimestrale. «Tim aveva avuto risultati molto soddisfacenti nel secondo trimestre - ricordano da Equita - e pensiamo che il trend di ricavi nel mobile sia in peggioramento ma contenuto nel terzo trimestre (-2% dopo il -0,2% del secondo trim)». Iliad riporterà i risultati del primo semestre il 4 settembre.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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