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Carige, Mincione: «Chiunque vinca, fusione obbligata»

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in corso l’assemblea

Carige, Mincione: «Chiunque vinca, fusione obbligata»

Raffaele Mincione - Imagoeconomica
Raffaele Mincione - Imagoeconomica

«Qualunque sia l’esito dell’assemblea, il destino di Carige è quello di una fusione in tempi rapidi come più volte chiesto dalla Vigilanza Bce. Vedremo come finirà oggi la conta dei voti. Certo, il 3% che la Sga del Tesoro ha ceduto nei giorni scorsi ai Malacalza è una quota che vale doppio e che può risultare decisiva per l'esito della votazione». Alla vigilia dell’assemblea decisiva per i nuovi assetti di Carige, che lo vede protagonista di uno scontro all'ultimo voto con la famiglia Malacalza, il finanziere Raffaele Mincione si sente in partita comunque vada a finire la conta di oggi.

L’assemblea Carige / Modiano, una fusione? Prima bisogna ristrutturare la banca

Ieri il Tribunale di Genova ha rigettato l'esposto dei Malacalza sul blocco della vostra lista. Ma ha confermato che il patto Mincione-Volpi-Spinelli non potrà votare per il 15%, ma solo sotto il 10%. Partite sconfitti visto che Malacalza ha il 27,5%?

Avevamo cinque pareri legali a nostro favore e mai finora un patto di voto era stato trattato così. Dispiace vedere che, invece di discutere delle prospettive della banca, una contesa venga affidata solo a cavilli giuridici. Ma le sentenze si rispettano e basta.

Senza quel 5% vi sentite ancora in gara?

L’affluenza è attesa alta, niente è ancora deciso ma quel 5% potrà essere decisivo. Abbiamo comunque buone possibilità di avere una forte rappresentanza in cda.

La Sga del Tesoro ha ceduto il 3% di Carige ai Malacalza e non è rimasta neutrale. Cosa ne pensa?

In più occasioni sono state fatte offerte a Sga a prezzi superiori del 25-30% rispetto ai valori di mercato. La valenza strategica della quota era evidente, ma le offerte sono sempre state rifiutate in nome di una presunta neutralità, con la decisione di vendere al mercato e non ai blocchi. Chissà cosa avrà fatto cambiare idea a Sga. Mi auguro che sia stata una decisione fortunata e profittevole.

Quindi il Governo non vi ha favorito? I suoi rapporti con il premier Conte non le sono serviti a niente?

Quando Conte non era Premier, ma professore e avvocato, mi è stato introdotto da un suo collega e ci ha fornito un parere legale su Retelit. Nella vicenda Carige il Premier non è intervenuto. Resto convinto che le istituzioni non prendano parte alle battaglie finanziarie tra privati.

Nei pronostici della vigilia, c'è chi prefigura un quasi-pareggio. Non crede che lo stallo sia il peggiore dei risultati possibili per le prospettive della banca?

Credo che qualunque sarà l’esito dell'assemblea, tutte le persone indicate per il cda da entrambe le liste, forti della loro professionalità e indipendenza dall'azionista, non potranno che rispettare le direttive dei regolatori che da tempo hanno ribadito la fusione come una necessità per Carige.

Cosa risponde alle accuse di trasparenza e ai dubbi sulla sua idoneità a presiedere una banca che le muovono i suoi avversari?

Sul tema della idoneità che gli anglosassoni identificano con l'espressione «fit & proper» voglio chiarire una volta per tutte che le mie società sono da anni verificate dai principali enti regolatori in Europa senza che nessuno mi abbia mai contestato niente. Sul sito della Consob le mie società hanno indicati i nomi delle persone fisiche a cui fanno capo, cosa che non mi risulta accadere per altre società di azionisti rilevanti. E malgrado questo continuiamo ad essere vittime di attacchi mediatici. Le Autorità farebbero bene a riflettere sul «fit and proper» riguardo ai Malacalza, non su di me.

A cosa si riferisce?

Vi pare normale che nel periodo in cui l'azionista rilevante sedeva in consiglio di Carige, una società a lui collegata avesse un contenzioso con Carige che doveva portare allo stralcio dei crediti? Io questo lo considero un vero conflitto d'interesse. Spero che la futura Carige non appartenga a un padrone, ma sia gestita nell'interesse di tutti gli azionisti.

Da venerdì Carige tornerà alla normalità operativa o si andrà avanti con i contenziosi legali? Dipendenti e clientela sono sotto “stress” da mesi...

I dipendenti hanno fatto un lavoro egregio e la clientela è affezionata. Sono due pre-condizioni perché Carige possa giocare un ruolo di rilievo in un'operazione di aggregazione.

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