Quando alzerà i tassi la Banca centrale europea? Il governatore della Bce ha detto che la stretta non avverrà «prima dell’estate 2019». Gli investitori, attraverso una serie di strumenti predittivi, in questo momento ipotizzano che il cambio di rotta avverrà a settembre 2019. Fra un anno esatto. Non si tratterà di un rialzo robusto, ma di una mini-stretta: 10 punti base (ovvero lo 0,1%) per portare il tasso sui depositi dall’attuale livello di -0,3% a -0,2%.
Sarebbe comunque un segnale di inversione di tendenza importante. Perché a conti fatti l’ultimo rialzo dei tassi della Bce risale al lontano aprile 2011 quando l’allora governatore Jean Claude Trichet, sorprendendo i mercati dato che l’Eurozona era in piena recessione, decise di marciare in controtendenza alzando il costo del denaro dall’1% all’1,25%.
Ci sono due indicatori che parlano chiaro e danno la dimensione temporale e quantitativa sull’operato futuro della Bce. Il primo è il forward sull’indice Eonia (tasso a breve). Il contratto a 12 mesi posiziona questo indice allo 0,23% per settembre 2019, 13 punti base in meno rispetto ai valori attuali. E poi c’è il Morgan Stanley 1st hike eurozone index, un parametro che misura il sentiment degli operatori e indica i mesi che mancano secondo gli investitori al prossimo rialzo del costo del denaro da parte della Bce. Oggi questo indice vale 12, ovvero 12 mesi, ovvero settembre 2019.
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