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Cellnex, un patto di cinque anni tra Benetton, Abu Dhabi e Gic

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Cellnex, un patto di cinque anni tra Benetton, Abu Dhabi e Gic

I grandi soci di ConnecT, il veicolo a cui fa capo il 29,9% del gruppo spagnolo Cellnex, siglano un patto parasociale quinquennale e disegnano la struttura di vertice del gruppo. L’accordo è stato perfezionato nei giorni scorsi da Sintonia, la holding della famiglia Benetton socia al 60% di Connect, e dai due fondi, il fondo Abu Dhabi Investment Authority e quello di Singapore Gic, appena entrati con il 20% a testa nel veicolo delle torri.

Insediato il cda

Secondo quanto si apprende, la scorsa settimana si è tenuto un consiglio di amministrazione di Connect che ha nominato il nuovo board e definito l’intesa parasociale. Su indicazione di Sintonia, è stata così scelta Elisabetta De Bernardi di Valserra, come amministratore delegato del veicolo, mentre, su proposta del fondo Adia, la presidenza è stata affidata a Mamoun Jamai. Il board, composto da 5 membri, vede la presenza anche di Carlo Bertazzo, Ceo di Sintonia e direttore generale di Edizione, Marco Patuano, ceo di Edizione, e Stefania Dotto. Sul fronte delle pattuizioni, l’accordo della durata di 5 anni, prevede un lock up di quattro anni da parte dei tre azionisti di Connect e maggioranze speciali per determinate materie.

Fissate tre maggioranze

In particolare, sono previste tre tipologie di maggioranza. Una semplice, per materie di ordinaria amministrazione, una maggioranza qualificata, e infine l’unanimità per una serie di materie rilevanti. Tra queste, figurano ricapitalizzazioni del veicolo, modifiche dello statuto, operazioni che comportino l’obbligo di Opa su una eventuale società target delisting di quest’ultima solo per citarne qualcuna.

Tra le altre disposizioni, i grandi soci di Connect hanno stabilito che alla fine del lock up e in vista della scadenza del patto parasociale, se non rinnovato, un socio può richiedere la scissione del veicolo con le rispettive attività e passività.

La revisione della governance di Connect segue all’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione di Cellnex che vede 4 rappresentanti di Connect espressione di Sintonia. Tra questi Patuano che è stato nominato presidente non esecutivo del gruppo spagnolo mentre come ceo è stato confermato Tobias Martínez, l’ad di Connect De Bernardi di Valserra e il direttore generale di Edizione holding, Bertazzo.

Focus sulla crescita

Prende dunque forma il progetto delle torri della famiglia Benetton. Un progetto per la cui realizzazione Sintonia e i due nuovi investitori hanno messo sul piatto 1,5 miliardi e si sono impegnati a ricapitalizzare per altri 1,5 miliardi. Risorse, appunto, che potranno essere “chiamate” non appena saranno individuate le società target (si veda l’articolo qui a fianco). L’obiettivo è infatti quello di fare di Cellnex un polo aggregante proseguendo nel percorso di crescita degli ultimi anni.

Cellnex trae origine dal gruppo Atlantia guidato da Giovanni Castellucci che diversi anni fa ha venduto alla società spagnola Towerco per 100 milioni di euro. Attorno a quell’azienda la holding iberica, a suon di acquisizioni, ha costruito un colosso che oggi vale in Borsa oltre 5 miliardi di euro e conta circa 27 mila siti di torri di trasmissione. Nel capitale del gruppo spagnolo delle torri figura anche Criteria Caixa. In sede di Ipo l’ente, prima dell’Opa lanciata da Atlantia e Hochtief socio di Abertis con un 22% del capitale, ha rilevato poco più del 4% della società delle torri ma con il tempo ha arrotondato la partecipazione fino al 6 per cento.

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