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Terremoto irlandese ai vertici della Bce

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VIGILANZA EUROPEA

Terremoto irlandese ai vertici della Bce

Da sinistra, la vice governatrice della Banca centrale irlandese Sharon Donnery con il governatore Philp Lane (Reuters)
Da sinistra, la vice governatrice della Banca centrale irlandese Sharon Donnery con il governatore Philp Lane (Reuters)

Sarà un effetto-domino quello che scatterà il 7 novembre quando, come indicavano ieri fonti bene informate, il Consiglio direttivo della Bce nominerà a scrutinio segreto alla guida dell’SSM (meccanismo unico europeo di vigilanza bancaria) Sharon Donnery, vice governatore della Banca d'Irlanda favorita dalla Germania e appoggiata dalla Francia.

I pronostici davano ieri Andrea Enria, presidente dell’Eba, con bassissime se non nulle possibilità di arrivare alla presidenza dell’SSM, una poltrona che soprattutto i Paesi core non vedono bene affidata ad un italiano, a prescindere dalla reputazione e competenza sia pur altissime come per Enria.

Se l’attuale capo Eba fosse stato indicato dal Parlamento europeo come candidato unico preferito su tre finalisti, la Bce ne avrebbe preso atto, impensabile ribaltare Strasburgo. Ma Enria ha dovuto fare a meno nel Parlamento europeo del sostegno della Lega, la quale evidentemente mira a piazzare i suoi uomini nei grandi giri di poltrone europee. L’effetto-domino Donnery tuttavia mette in difficoltà la candidatura di Philip Lane al board Bce, creando non poco sconquasso, e apre all’assalto di francesi e tedeschi ai piani alti. Italia esclusa.

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