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Bce, si riduce la quota italiana nel capitale

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EFFETTO PIL E POPOLAZIONE

Bce, si riduce la quota italiana nel capitale

Epa
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Il Pil e la popolazione dell'Italia hanno una fetta più piccola nella torta del Pil e della popolazione dei 28 paesi dell'Unione europea, rispetto a cinque anni fa, e di conseguenza anche la quota dell'Italia nel capitale della Bce cala: il coefficiente di ponderazione della partecipazione della Banca d'Italia nel capitale della Banca centrale europea è stato rivisto oggi dalla Bce in base a nuove statistiche della Commissione europea ed è calato dal 12,31% all'11,80 per cento. Il peso percentuale di Germania e Francia invece è aumentato, rispettivamente da 17,99% a 18,36% e da 14,17% a 14,20% mentre quello della Spagna è diminuito dall'8,84% al 8,33%, un trend come per l'Italia.

LE QUOTE NELL'AREA EURO
In percentuale nell'Eurosistema. (Fonte: Bce)

Le quote di partecipazione delle banche centrali nazionali al capitale della BCE sono calcolate in base al peso percentuale di ogni Stato membro nella popolazione totale e nel prodotto interno lordo dell'UE, due fattori che incidono in pari misura: i coefficienti di ponderazione vengono adeguati con cadenza quinquennale oppure quando un nuovo paese entra a far parte dell'Unione Europea.

La cosiddetta “capital key” o quota capitale dei 28 post-revisione è stata annunciata oggi dalla Bce, che ha pubblicato la nuova tabella delle quote di partecipazione al suo capitale che ammonta a 10.825.007.069,61 euro ed è sottoscritto dalle banche centrali nazionali (BCN) di tutti gli Stati membri dell'UE. Le percentuali ricalcolate, sulla base di dati della Commissione europea, verranno applicate a partire dal primo gennaio 2019: in totale 16 banche centrali nazionali avranno una maggiore chiave capitale mentre 12, fra cui l'Italia, subiranno una riduzione.

“Le quote di partecipazione delle banche centrali nazionali al capitale della BCE sono calcolate in base al peso percentuale di ogni Stato membro nella popolazione totale e nel prodotto interno lordo dell'UE”

 

Questa revisione non avrà un impatto diretto ed automatico sul QE in corso in quanto tale, perché salvo colpi di scena gli acquisti netti dei titoli dell' Asset Purchase Programme finiranno il 31 dicembre 2018, mentre le nuove quote si applicano dal prossimo primo gennaio. Gli acquisti dei titoli di Stato del QE della Bce sono stati basati con una distribuzione per Paese data dalla chiave capitale corretta, cioè ricalcolata sui 19 Paesi membri dell'euro: l'Italia ha una chiave capitale del 17,49%, che con le nuove quote scenderà al 16,95%, mentre la quota della Germania passerà dal 25,56 al 26,38 per cento.

LE NUOVE QUOTE DI CAPITALE
Nella Bce in percentuale. (Fonte: Bce)

Tuttavia, quest'ultima revisione della chiave capitale potrebbe avere un impatto sulle modalità di reinvestimento dei 2.500 miliardi di titoli acquistati con l'APP e detenuti dalle banche centrali nazionali e dalla Bce e che vanno via via in scadenza.

Sulla base dei dati forniti dalla Commissione europea, la BCE spiega che adegua i coefficienti di ponderazione con cadenza quinquennale e anche quando un nuovo paese entra a far parte dell'Unione Europea. Dal 1° gennaio 1999, lo schema di sottoscrizione del capitale della Bce è stato modificato in sei occasioni: il 1° gennaio 2004, il 1° gennaio 2009 e il 1° gennaio 2014 per adeguamenti quinquennali, il 1° maggio 2004 per l'adesione nella UE di Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia, il 1° gennaio 2007 per l'ingresso nella UE di Bulgaria e Romania e il 1° luglio 2013 per l'adesione della Croazia. L'uscita del Regno Unito dalla Ue provocherà una nuova modifica.

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