L'accordo trovato tra Roma e Bruxelles sulla manovra è positivo nel breve termine, ma guardando più avanti alcuni rischi rimangono. «Consideriamo positivi nel breve termine i recenti sviluppi tra il Governo italiano e la Commissione europea. Riducono in modo significativo il rischio che sia avviata la procedura di infrazione (Edp). La revisione dei target fiscali e delle proiezioni sulla crescita economica da parte del Governo italiano è il segnale di un atteggiamento più costruttivo e in certa misura mitiga le preoccupazioni degli investitori. Questo si sta traducendo in una riduzione del costo di finanziamento del debito sovrano», ha detto a Radiocor Carlo Capuano, lead analyst sull'Italia dell'agenzia di rating Dbrs.
Ciò questo, ha spiegato Capuano, «le due misure chiave della manovra, il reddito di cittadinanza e la revisione della riforma delle pensioni, avranno probabilmente un impatto positivo limitato sulla crescita e, se la performance economica dovesse deteriorarsi ulteriormente, l'Italia potrebbe avere meno margine di azione in futuro». L'analista ha inoltre spiegato che il dialogo con le autorità europee prosegue e «non è esclusa la possibilità che sia chiesto un altro aggiustamento fiscale, potenzialmente dopo le elezioni europee». Considerando che l'agenzia di rating non ha ancora tutte le informazioni sulle caratteristiche e la tempistica di queste due misure, Capuano ha spiegato che «l'impatto fiscale dei provvedimenti nel 2020 e 2021 sarà probabilmente più alto se non saranno compensate da aumenti dell'Iva».
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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