Hamza Alaoui è un giovane agente immobiliare e lavora nella zona di Earl’s Court di Londra. Al polso sfoggia l’ultimo modello di Watch e controlla una App: «Non ho fatto abbastanza movimento oggi, mi mancano ancora 20 minuti di camminata o 5 di corsa» osserva. Il commento da maniaco del fitness non ha niente a che vedere con un’ossessione per la forma fisica. Ma più banalmente con il suo portafoglio: se farà i minuti mancanti, continuerà ad avere gratis il suo smartwatch.
L’orologio hi-tech della Apple, lo status symbol più ambito tra i Millennials specialmente nella metropoli, costa attorno alle 500 sterline da Carphone Warehouse, la catena di telefonini più famosa d’Inghilterra, ma Hamza l’ha avuto quasi gratis: ha pagato solo 99 sterline. Un risparmio secco di oltre 400 sterline. Nessun trucco o costo nascosto: è un apparecchio originale Apple di ultima generazione. Per poter sfoggiare il giocattolino hi-tech Hamza ha solanto dovuto scaricare una App e impegnarsi a fare ogni giorno un certo numero di chilometri. Se farà l’attività fisica minima prevista, che ovviamente viene monitorata dal suo iPhone, potrà continuare ad avere lo smartwatch gratis; altrimenti dovrà pagare fino a 12,5 sterline al mese per i due anni successivi.
La App si chiama Vitality e non è nemmeno un gran segreto nella City: la metropolitana di Londra è tappezzata di cartelloni che ingolosiscono i pendolari a farsi dare a costo zero l’orologio della Mela. Si pagano 99 sterline di anticipo, per avere il modello più recente, l’iWatch 4. O addirittura appena 9 sterline, quanto una fetta di pizza, patatine fritte e coca cola da Pizza Hut, per la versione meno recente. E di fatto sottoscrivere una è polizza assicurativa.
Un Watch val bene una messa
A metà tra l’ossessione salutista, il marketing 3.0 e un pizzico da Grande Fratello, Vitality è la nuova frontiera delle assicurazioni. Per una compagnia se il cliente si mantiene in salute, la probabilità di dover sborsare soldi per malattia o infortunio si riducono drasticamente. E dunque risparmi e più margini. Per l’assicurato il meccanismo psicologico è semplice e assomiglia a quello delle tessere fedeltà: più acquisti e più accumuli punti. Con un certo numero di punti si ha diritto a un premio. In questo caso i punti sono l’attività fisica. Raggiunto l’obiettivo, il premio è l’abbattimento a zero del canone mensile di noleggio dello smartwatch. E dunque costa meno regalargli un Watch per obbligarlo a stare in forma: tutti ci guadagnano, dalla compagnia assicurativa, al sistema sanitario nazionale ai conti pubblici del paese. Hamza ha meno di 30 anni, è alto e magro, fsico sportivo. Difficilmente ricadrebbe tra i soggetti a rischio ed è già uno sportivo di suo: con un piccolo impegno fisico quotidiano, che farebbe comunque, può tenersi tutti gli appuntamenti di lavoro sul suo orologio da “fighetto” senza aver tirato fuori una sterlina di tasca sua.
Tra Marketing e salute
La trovata è venuta ad Adrian Gore, il numero uno di Vitality Insurance che sfoggia uno studio mondiale: su 400mila persone monitorate tramite una health app, la maggior parte risponde positivamente allo stimolo salutista. La gente è disposta a fare moto in cambio di qualche “premio”. Insomma, un iPhone val bene una messa.
Il video promozionale dell’iWatch di Vitality
E’una forma di marketing estrema: una sorta di Grande Fratello “medico” che osserva costantemente la salute dei cittadini, ma ha una finalità sociale positiva. Far risparmiare miliardi alla sanità pubblica, e aumentare il livello medio di salute dei cittadini. E, cosa non secondaria, Vitality mette pure le mani su migliaia di dati sensibili dei clienti. E nell’epoca della digital economy le informazioni personali sono il nuovo petrolio.
Vitality non è l’unica che regala gli Watch. Tutta l’industria delle assicurazioni si sta spostando sul tema della prevenzione e del monitoraggio della salute, offrendo apparecchi per misurare i parametri medici delle persone o per ricordare per esempio di prendere medicine o pianificare programmi di riabilitazione: anche la compagnia Aetna ha una simile programma di Watch in regalo, ma per ora limitato solo ai suoi dipendenti. La «Regina delle Diete» Weight Watchers offre una App per iWatch con un abbonamento mensile per tenere sotto controllo il peso.
Non è tutt’oro quel che luccica, tuttavia: la tv pubblica inglese BBC ha riportato alcuni casi di clienti di Vitality che hanno dovuto pagare il canone mensile anche se erano stati diligenti nel fare sempre attività fisica. La App pare che ogni tanto di segnali di malfunzionamento. A danno del cliente che ha sudato per nulla e si ritrova a dover tirare fuori sterline lo stesso.
Il testo è stato successivamente modificato correggendo iWatch in Watch, come si chiama ufficialmente il prodotto della Apple
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