Riesplode lo scontro sull’asse Roma-Parigi attorno all’acquisizione di Stx France da parte di Fincantieri. Ad accendere la miccia, questa volta, è la decisione della commissione europea che ha avviato un’istruttoria sull’operazione
accogliendo la domanda presentata dalla Francia e dalla Germania che la invitavano a esaminare il dossier alla luce del regolamento sulle concentrazioni. La mossa di Bruxelles ha provocato l’immediata reazionel del vicepremier leghista, Matteo Salvini. «Non è così che funziona
la libera
concorrenza. Quando sono in francesi a comprare, a fare e a disfare, va tutto bene. Sono stufo e rappresento un governo che
non ha più intenzione di piegarsi ad interessi economici di altri Paesi. Se l’Europa esiste ci sia parità di regole e di
condizioni di mercato per tutti, altrimenti ne trarremo le conseguenze».
È scontro sull’asse Roma-Parigi
La decisione della Commissione europea ha spiazzato anche il premier, Giuseppe Conte, che, ospite di Porta a Porta, si è
detto sorpreso per l’avvio dell’istruttoria. «Adesso vedremo, è un procedimento all'inizio, vedremo come continuerà. Riterrei
strano che fossero imposti ostacoli. Mi auguro che non ci siano». Mentre fonti dell’Eliseo si sono affrettate a precisare
che «a seguire il dossier è la Commissione europea, la Francia non ha chiesto assolutamente nulla. Non bisogna in alcun modo
vederlo come una forma di ritorsione politica», dopo le dichiarazioni di sostegno del vicepremier Di Maio alle rivendicazioni
dei gilet gialli. La tempistica della decisione Ue è parsa però a molti sospetta. Anche perché, va ricordato, che la mossa
di Fincantieri sugli Chantiers de l’Atlantique non era stata inizialmente notificata dalle parti alla Commissione europea
perché, come spiega la stessa Bruxelles, «non raggiunge le soglie di fatturato previste dal regolamento Ue relativamente
alle concentrazioni per le operazioni che devono essere notificate alla Commissione a causa della loro dimensione europea».
La domanda presentata dalla Francia
Tuttavia, il dossier «è stato oggetto di notifica per autorizzazione in Francia e in Germania». Nel dettaglio, la Francia
«ha presentato alla Commissione una domanda di rinvio a norma dell’articolo 22, paragrafo 1, del regolamento Ue sulle concentrazioni», che «permette a uno o più Stati membri di
chiedere alla Commissione di esaminare una concentrazione che pur non rivestendo una dimensione europea incide sugli scambi
all’interno del mercato unico e rischia di incidere in misura significativa sulla concorrenza nei territori degli Stati membri
che presentano la richiesta».
La risposta della Commissione Ue
La Germania, da parte sua, «si è associata alla richiesta di rinvio trasmessa dalla Francia». «Sulla base degli elementi forniti
dalla Francia e dalla Germania, e fatti salvi i risultati della sua indagine esaustiva - si legge nel comunicato - la Commissione
ritiene che l’operazione potrebbe nuocere in misura significativa alla concorrenza nel settore della costruzione navale, in particolare per quanto riguarda il mercato mondiale delle navi da crociera». La Commissione «ha inoltre concluso di rappresentare
l’autorità più idonea a valutare i potenziali effetti transfrontalieri dell’operazione». Di conseguenza, conclude la nota,
«l’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri sarà esaminata nella sua integralità da parte della Commissione»,
che «intende ora chiedere a Fincantieri di notificare l’operazione».
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