Eni mette a segno un altro colpo nel mercato strategico dell'area del Golfo Persico in linea con i piani dell'ad Claudio Descalzi che punta a diversificare i possibili approdi per i business del gruppo. Così oggi, dopo gli accordi annunciati nel fine settimana prima negli Emirati e poi in Bahrain, il Cane a sei zampe e la società di stato Oman Oil Company Exploration and Production (OOCEP) hanno firmato con il governo del Sultanato dell'Oman un Exploration and Production Sharing Agreement (EPSA) per il Blocco 47.
Il blocco si trova all'interno del Paese, nel governatorato di A'Dakhiliyah, copre una superficie di circa di quasi 9mila chilometri quadrati ed è stato assegnato a Eni e OOCEP a seguito dell'offerta congiunta presentata nell'ambito di una gara indetta dall'Oman nel 2017. Il gruppo di Descalzi sarà operatore con una quota di partecipazione del 90%, mentre OOCEP avrà una quota del 10%. L'inizio delle attività di esplorazione è previsto nel 2019.
Sempre oggi, poi, Eni ha firmato con il ministero del Petrolio e con BP un'intesa che stabilisce i principi per l'acquisizione dei diritti di esplorazione e produzione del Blocco 77, un'area onshore che copre una superficie di circa 3mila chilometri quadrati e che si trova 30 chilometri a est del campo Khazzan, operato da BP. In base all'accordo, Eni e BP avranno una quota del 50% ciascuno. Eni sarà operatore durante la fase di esplorazione. A stretto giro, poi, i due sottoscriveranno un accordo che disciplinerà esplorazione e produzione.
Gli accordi di oggi rappresentano un ulteriore passo in avanti per il rafforzamento della presenza di Eni in Oman, oltre a consolidare la collaborazione con OOCEP, già partner della società nel Blocco 52. Eni opera in Oman attraverso la controllata Eni Oman. Nei giorni scorsi, come detto, Eni aveva poi firmato un memorandum per attività di esplorazione nel Blocco 1 del Bahrain, un'area offshore ancora in gran parte inesplorata e aveva acquisito i diritti esplorativi di nuove aree nell’Emirato di Sharjah. Sabato, invece, l'annuncio a valle dell'acquisizione della maggioranza di due concessioni esplorative nell'offshore di Abu Dhabi, le prime a essere assegnate tra quelle messe a gara da Adnoc, la compagnia di Stato emiratina.
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