La corsa delle banche centrali ad acquistare al punto che i volumi hanno toccato i livelli più alti degli ultimi cinquanta anni insieme alla ricerca di investimenti rifugio per coprirsi dalle volatilità dei mercati, tutti fattori che hanno contribuito ad aumentare la domanda di oro nel 2018, secondo il World Gold Council. «Le preoccupazioni di un rallentamento della crescita globale, delle accresciute tensioni geopolitiche e della volatilità dei mercati finanziari» hanno sostenuto la domanda di oro, ha dichiarato Alistair Hewitt, analista del World Gold Council il quale si aspetta che «l'oro rimanga una copertura attraente nel 2019».
A livello globale la domanda è aumentata del 4% a 4.345,1 tonnellate mentre i prezzi dell'oro non hanno registrato grandi movimenti nel corso del 2018, ad eccezione del rally di fine anno provocato dalle preoccupazioni per Brexit, dalla caduta del mercato azionario e dalle aspettative di una politica monetaria del Federal Reserve aggressiva. La tendenza è proseguita nel corso del primo mese dell’anno, con i prezzi saliti ai massimi da maggio.
Mentre gli investimenti in oro hanno beneficiato di prospettive economiche più deboli, il rallentamento della Cina e l’aumento dei prezzi hanno iniziato a pesare anche sui prodotti finiti come i gioielli. Gli acquisti sono diminuiti nel quarto trimestre e probabilmente si troveranno ad affrontare ulteriori trend negativi, ha detto Hewitt. Per quanto riguarda le banche centrali, paesi come la Russia e il Kazakistan dovrebbero continuare a comprare oro, mentre gli ETF probabilmente vedranno più afflussi.
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