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Bper, ecco il piano per acquisire Unipol Banca

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Bper, ecco il piano per acquisire Unipol Banca

Mancano gli ultimi dettagli, ma in casa Bper è oramai tutto pronto per il piano industriale al 2021. All’orizzonte si profila un progetto ad ampio respiro, dentro al quale si inseriscono una serie di operazioni straordinarie (l’acquisto di Unipol Banca e delle minorities nel Banco di Sardegna, oltre al rafforzamento in Arca Sgr), e che avrà tra i suoi punti di forza una forte accelerazione sul tema della redditività e del derisking di portafoglio. L’intero progetto si dipanerà tra il Cda fissato per oggi e il 27 febbraio, quando saranno definitivamente approvate le linee guida.

Le operazioni straordinarie
Il primo atto è rappresentato dal Cda di oggi, che come atteso oltre ai conti del 2018 approverà l’acquisizione di Unipol Banca, la razionalizzazione della partecipazione in Sardegna e farà un esame preliminare del piano industriale. La banca controllata dal gruppo assicurativo (che è primo azionista di Bper in virtù di un 15% del capitale) è stata ripulita dal fardello degli Npl e oggi può contare su un Cet 1 ratio al 14,89 per cento. Secondo alcuni rumors, l’istituto dovrebbe passare di mano per una cifra attorno ai 250 milioni di euro, che saranno pagati in contanti. Per Modena - che nel deal è assistita da Citi, mentre Unipol è supportata da Mediobanca e Credit Suisse - si tratta di un mossa non banale nel quadro del consolidamento bancario atteso dal mercato. Anche perchè la banca guidata da Alessandro Vandelli punta ad ampliare la propria rete (Unipol banca conta 258 sportelli) e varare un’operazione destinata a generarre importanti sinergie di ricavi e di costi, dal funding al personale, fino all’estensione dei modelli interni sul credito.

L’operazione su Unipol Banca si lega a doppio filo al riassetto sulle minorities nel Banco di Sardegna. La ratio di fondo è quella di neutralizzare sostanzialmente gli impatti a livello patrimoniale legati al deal con Bologna con i benefici derivanti dall’accordo con la Fondazione Sardegna. Il deal con l’Ente cagliaritano è ormai tracciato. Bper comprerà il rimanente 49% delle azioni detenute nel Banco di Sardegna, partecipato dall’omonima Fondazione, e salirà così al 100% delle azioni ordinarie, conferendo in cambio azioni Bper e 150 milioni cash. A sua volta, la Fondazione sottoscriverà un bond Tier 1 emesso da Bper (convertibile in azioni) per un valore attorno a 150 milioni. Il bond, che dovrebbe avere un tasso attorno all’8% per cento, una volta convertito consentirebbe all’Ente sardo di rafforzarsi con decisione nel capitale delle banca modenese, facendogli aumentare la quota dall’attuale 3% a ben oltre il 10% del capitale.

In questo contesto, l’altro tassello del mosaico delle operazioni straordinarie è rappresentato dall’operazione su Arca Sgr. Qui, dopo lunghe trattative nate a valle della liquidazione delle due ex Venete, la partecipazione residuale del 40% dovrebbe essere spartita tra i due soci, l’ex popolare emiliana e l’altro azionista Popolare di Sondrio, rispettando gli attuali pesi azionari. Bper dovrebbe così salire attorno al 60% mentre PopSo andrà attorno al 40%.ù

Il piano industriale
Nel cda di oggi è previsto anche un esame preliminare del piano industriale, a cui ha lavorato l’advisor Boston Consulting e che verrà definitivamente approvato a fine mese per essere presentato il 28 febbraio. Sul fronte della crescita dei ricavi, realistico che la banca lavori su direttrici quali il wealth management, private banking, bancassurance e credito al consumo. Ma Bper punta soprattutto a imprimere una svolta sulla qualità del portafoglio crediti, in linea con le aspettative della Bce, e a migliorare nel contempo la redditività. In virtù di un’accelerazione sulla dismissione dei crediti deteriorati, l’Npe ratio (il rapporto tra deteriorati e i crediti totali) potrebbe così scendere al di sotto al 9% a fine piano nel 2021. In parallelo, massima attenzione sarà dedicata all’efficientamento della struttura dei costi: il cost/income ratio è destinato così atterrare ben al di sotto del 60%.

@lucaaldodavi

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