«Il mio unico rammarico è che si tirano in ballo nomi e cognomi che non c'entrano, che non si sono fatti avanti. A decidere sono le fondazioni, adesso pubblicheremo il patto e ci consulteremo». Lo ha detto il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti parlando con la stampa a margine della presentazione della Fondazione di Comunità di Milano in risposta a una domanda su chi potrebbe essere il prossimo presidente di Intesa Sanpaolo in sostituzione di Gian Maria Gros Pietro, nominato nell’aprile 2016.
Tra i nomi circolati negli ultimi giorni figurano Vittorio Grilli, ex ministro dell’Economia con Mario Monti e direttore generale del Tesoro dal 2005 al 2011, e l’attuale presidente Gros Pietro. JP Morgan peraltro con una nota «smentisce quanto riportato da alcuni media con riferimento ad una possibile uscita di Vittorio Grilli dal gruppo JPMorganChase e ribadisce che il professor Grilli rimane nel pieno delle sue funzioni di Chairman della Corporate e Investment Bank per l'Europa, Medio Oriente e Africa e Chairman di J.P.Morgan in Italia».
«Finalmente il vegliardo va fuori dai piedi. Il contento sono io perché finalmente dal 28 di maggio mi riposo. Leggo libri, vado in montagna», ha aggiunto Guzzetti, 84 anni. «Chi prenderà il mio posto lo decideranno in tanti, lo decideranno i 28 che il 14 maggio verranno nominati - ha detto Guzzetti - io non ho un nome da suggerire ma ce ne sarà uno migliore. È sempre così. Sarà un presidente migliore». Guzzetti a fine gennaio ha indicato Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, come il suo più naturale successore alla guida dell’Acri.
Guzzetti ha poi commentato gli ultimi risultati di Intesa Sanpaolo, che nel 2018 ha messo a segno un utile pari a 4,05 miliardi, contro i 3,81 del 2017. «Lunga vita a Messina - ha detto - Ha promesso questi dividendi, molti lo aspettavano al varco e invece ha dato numeri ancora migliori. Ha stabilito che quello che ha promesso lo mantiene. E ha già detto che il 2019 è partito bene». La storia di una persona - ha aggiunto - si deve misurare su quello che fa, sui risultati che ottiene e non sulle chiacchiere e sulle dichiarazioni. Devo dire che Carlo Messina da quando lo abbiamo ha sempre puntualmente mantenuto. Intesa è una bella banca. Purtroppo anche Intesa, che ha i fondamentali migliori in Italia e in Europa, soffre di uno spread che sta tornando a 300 punti e quindi non è che Intesa sia un'isola felice, quando c'è burrasca da tutte le parti».
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