New York - Barbie torna improvvisamente di moda. Le sue sempre impossibili “misure” sfidano l'avanzata che appariva finora inesorabile del divertimento digitale. E consentono oggi alla sua azienda creatrice, la Mattel, di tener testa alla epocale crisi dei giocatoli e dei marchi tradizionali.
Le vendite della iconica bambola americana - il suo debutto risale all'ormai lontano 1959 e il suo destino in anni recenti era parso segnato - hanno spinto il gruppo californiano a battere nettamente le attese di bilancio nell'ultimo trimestre, il quarto del 2018. Tanto che il titolo ieri e' schizzato in rialzo di oltre il 30% per poi assestarsi ad un guadagno comunque del 23 per cento. Una delle migliori giornate in Borsa di sempre per l'azienda, capace di coronare cosi' un'impennata delle quotazioni da inizio anno che ormai raggiunto il 56 per cento.
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A scacciare almeno per il momento le ombre di continue spirali negative ha contribuito un'altra delle piu' classiche linee
di giochi targati Mattel, i modellini Hot Wheels sugli scaffali ormai dal 1968. Le vendite di bambole e macchinine hanno consentito
a Mattel di riportare a sorpresa un profitto negli ultimi tre mesi e di evidenziare un fatturato migliore del temuto, per
quanto in calo. Mattel ha inoltre rivendicato successo nel realizzare manovre di riduzione dei costi.
In dettaglio, l'azienda ha messo a segno un utile netto trimestrale di 14,9 milioni di dollari, ribaltando perdite di 281
milioni un anno prima. Le entrate sono scese a 1,52 miliardi da 1,61 miliardi. Le attese della vigilia vedevano un passivo
pari a 16 centesimi per azione, invece degli utili da 4 centesimi per azione riportati, e revenue limitate a 1,44 miliardi.
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Mattel, nello svettare in Borsa, ha lasciato nella polvere la rivale diretta tra gli storici produttori statunitensi di giocattoli,
la Hasbro. La quale ha invece risentito piu' pesantemente di una debacle del settore aggravata di recente dal crack di una
grande catena di negozi di giocattoli quali Toys R Us. Quel crack ha danneggiato le potenzialita di vendita nella cruciale
stagione natalizia.
Cio' detto, i risultati e l'expolit di Borsa odierno della stessa Mattel non cancellano le serie sfide davanti a lei come
a Hasbro. Il titolo Mattel, va ricordato, rimane tuttora molto distante dai massimi del 2013, per l'esattezza e' ancora sotto
del 200 per cento. E gli analisti hanno dubbi sulle prospettive: tra le incognite ci sono previsti aumenti nei costi delle
materie prime, interrogativi sui prossimi prodotti e innovazioni e la necessita' di verifiche su quanto sia reale e realistico
l'interesse professato da Hollywood ad accompagnare Barbie verso ulteriori riscatti grazie ad avventure cinematografiche di
successo.
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