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Exor al palo. Preoccupa il rosso della controllata PartnerRe

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Exor al palo. Preoccupa il rosso della controllata PartnerRe

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Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, sotto la lente dopo che la controllata PartnerRe ha annunciato conti in rosso. Le azioni sono al palo, mentre la Borsa tenta un timido rialzo. Il gruppo delle riassicurazioni, controllato da Exor, ha chiuso in perdita il quarto trimestre e l'intero 2018 soprattutto a causa dei costi straordinari (282 milioni di dollari nel trimestre e 386 milioni nell'anno) collegati a catastrofi naturali negli Stati Uniti, come l'uragano Michael e gli incendi in California. Più in dettaglio la società ha chiuso il quarto trimestre con perdite per 32 milioni di dollari (contro l'utile per 72 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente) e il 2018 con un rosso da 132 milioni (contro i profitti per 218 milioni del 2017). «Per l'anno fiscale 2019 non sono fornite guidance quantitative. A gennaio comunque è indicata una crescita in doppia cifra dei premi nel ramo non-life con previsione di miglioramento dei margini in numerose classi e regioni», hanno scritto gli analisti di Equita, che allo stato attuale confermano «la valutazione di PartnerRe intorno a 1,05 volte il book value del capitale ordinario (posseduto al 100% da Exor); il suo peso è pari al 31% del Nav». Su Exor Equita ha una valutazione 'Hold' e un obiettivo di prezzo di 63 euro per azione.

A evitare ribassi superiori al titolo è il fatto che ieri dopo la chiusura di Borsa, Fiat Chrysler Automobilesha comunicato che pagherà un dividendo di 0,65 euro per azione ordinaria, il primo dopo un decennio, per un esborso complessivo di circa 1 miliardo di euro. Considerando anche l'extra cedola da 2 miliardi legata alla cessione per 6,2 miliardi della controllata Magneti Marelli, Exor incasserà quasi 900 milioni di dividendo ordinario e 580 milioni di extra cedola.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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