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Condotte, salvataggio pronto. Altri 60 milioni da 8 banche

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Condotte, salvataggio pronto. Altri 60 milioni da 8 banche

  • –di Carlo Festa

I commissari di Condotte hanno presentato al Mise il piano, in continuità, di cessione e valorizzazione dei perimetri aziendali. Ora il ministero avrà circa un mese e mezzo di tempo per analizzare il programma e approvarlo. Dopo di che verrà pubblicato il bando per la cessione dei perimetri aziendali.

Arriva, dunque, a uno snodo cruciale il processo di amministrazione straordinaria del gruppo Condotte. Una delle condizioni per presentare il programma, da parte dei tre commissari (Matteo Uggetti, Giovanni Bruno e Alberto Dello Strologo, quest’ultimo dimessosi negli ultimi giorni) e dell’advisor Mediobanca, era quella di riuscire a ottenere un prestito ponte di 60 milioni da parte delle banche, finanziamento già approvato dalla Ue (in quanto non riconosciuto aiuto di Stato) e che sarà garantito dallo Stato. La firma al finanziamento dovrebbe avvenire a breve con un pool composto da 8 istituzioni finanziarie (banche come Intesa Sanpaolo, Unicredit e BancoBpm, già finanziatrici di Condotte, con l’aggiunta di Cdp).

I 60 milioni serviranno a fornire le risorse necessarie a garantire la continuità dei lavori sulle commesse già firmate e su quelle acquisite di recente, oltre a fornire garanzie occupazionali. C’è da dire che inizialmente il finanziamento ponte aveva fissato l’asticella a un valore ben superiore (190 milioni), ma poi si è reso evidente un problema di copertura del fondo di garanzia delle grandi imprese in crisi presso il Mef. Quindi la cifra è scesa a 60 milioni, capitali che comunque garantiranno la continuità della totalità del portafoglio di commesse. Alcune rimarrano nel perimetro aziendale, altre verranno cedute. Tra quelle di maggior valore ci sono le commesse infrastrutturali, due commesse di importo rilevante in Algeria (una tratta ferroviaria e un’autostrada) e altri progetti come la Città della Salute nell’area di Sesto San Giovanni a Milano dove sorgerà il maggior polo oncologico d’Europa, ma anche il nuovo carcere di Bolzano, il traforo del Brennero, la nuova stazione a Firenze. Altre partecipazioni, di minoranza, saranno liquidate, come ad esempio il 31% ancora in mano a Condotte nel consorzio Cociv.

Una volta ottenuto il via libera del Mise, inizierà la fase volta a ottenere manifestazioni d’interesse da parte di tutti i soggetti interessati. Fino ad oggi, infatti, le manifestazioni d’interesse sono arrivate senza essere sollecitate: come quella da parte del gruppo Illimity di Corrado Passera affiancato al gruppo delle costruzioni Rizzani de Eccher: la cordata è interessata a un perimetro di commesse di circa 800 milioni. Tra gli altri soggetti che hanno manifestato interesse ci sono anche private equity esteri, come Soundpoint Capital, affiancato dallo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli, la cui proposta (che prevedeva nuova finanza per una sessantina di milioni) potrebbe essere rivista in vista del bando pubblico. Le manifestazioni saranno valutate anche per consentire un accesso alla data room in modo da conoscere i dati sensibili del perimetro in vendita. A tale proposito i commissari dovranno valutare l’affidabilità dei potenziali acquirenti.

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