Cosa sono le Tltro II e perché tra giugno 2016 e marzo 2017 la Bce ha erogato questi speciali prestiti alle banche e sta pensando
di rinnovarli con una nuova tipologia di prestiti a medio termine?
Le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Omrlt meglio note anche in Italia in inglese Tltro) sono uno
degli strumenti non convenzionali di politica monetaria della Bce. Attraverso le Tltro la Bce offre alle banche la possibilità
di finanziarsi a lungo termine (quattro anni) con l’incentivo ad aumentare l’erogazione di prestiti a favore di imprese e
famiglie nell'area dell'euro.
PER SAPERNE DI PIÙ / Bce, i quattro grafici che svelano perché i mercati chiedono la T-Ltro
Questo speciale prestito, per la Bce, contribuisce a riportare i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%
nel medio periodo e consente di centrare l’obiettivo principale della banca centrale europea che è rappresentato dalla stabilità
dei prezzi.
La prima serie di Omrlt (Tltro I) è stata varata nel 2014, principalmente per riparare la frammentazione del mercato. La seconda,
introdotta nel marzo 2016, è denominata Omrlt-II (Tltro II ora in essere) ed è servita a molti scopi: dare certezza di finanziamento
a quattro anni alle banche in un momento di turbolenza sul mercato delle obbligazioni bancarie; stimolare la crescita dei
prestiti all'economia reale, in un momento in cui stava salendo troppo lentamente, e come fine ultimo sempre quello di riportare
l’inflazione sul target.
Tra il giugno 2020 e il marzo 2021 scadranno i prestiti Tltro II per un importo totale di 720 miliardi, con le banche italiane,
spagnole e francesi che si sono finanziate più di altre. È prevedibile che per evitare che la liquidità venga meno per 720
miliardi in un arco così breve, la Bce introduca nuovi prestiti a medio termine con caratteristiche ancora da definirsi in
quanto a durata, tipo di tasso e importo.
Come funzionano le Tltro II?
Le banche che hanno partecipato alle quattro operazioni Tltro II che si sono svolte a cadenza trimestrale dal giugno 2016
al marzo 2017 si sono potute finanziare per un importo pari a un massimo del 30% dei propri prestiti in essere a favore di
imprese e consumatori. Le banche che erogano maggiori prestiti all'economia reale hanno ottenuto finanziamenti più cospicui
e a un tasso di interesse inferiore rispetto a quello normalmente offerto dalla Bce. La banca che ha incrementato in misura
sufficiente l’erogazione di finanziamenti all’economia reale, anziché pagare un interesse in effetti ha ottenuto un pagamento
dalla Bce, perché la banca ha “pagato” un tasso negativo, fino a raggiungere quello sui depositi presso la banca centrale,
che al momento è -0,40%.
Per capire le Tltro II bisogna conoscere tutti i tassi principali della Bce utilizzati per la politica monetaria convenzionale
Tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali (Orp meglio conosciute in inglese Mro): il tasso di interesse corrisposto dalle banche quando assumono prestiti dalla Bce
per la durata di una settimana (per le banche un costo inferiore rispetto ai prestiti overnight). Attualmente è 0%
Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale: è il tasso di interesse corrisposto dalle banche quando assumono prestiti dalla Bce overnight (“overnight” significa che
lo scambio di fondi è effettuato nella giornata di negoziazione con rientro nella giornata lavorativa successiva). A questo
fine devono fornire attività (ad esempio titoli) a garanzia del rimborso della somma ricevuta. Attualmente 0,25%.
Il tasso sui depositi presso la banca centrale: è l'interesse che le banche percepiscono, o devono versare in caso di tassi di interesse negativi, sui propri depositi overnight
presso la Bce. Questo tasso definisce l'interesse che le banche percepiscono sui loro depositi overnight (per la durata di
un giorno lavorativo) presso la banca centrale. Da giugno 2014 il tasso è negativo e attualmente è -0,40%
Perché l'ampia gamma di prestiti erogati dalla Bce alle banche è diventata importante per la crescita dell’economia nell’area
dell’euro?
In risposta alla crisi finanziaria, la Banca centrale europea insieme alle banche centrali nazionali dei Paesi dell'area
dell'euro (l'Eurosistema) ha iniziato a erogare prestiti a favore delle banche senza limiti di importo. Nell'ottobre del 2008,
in risposta alla grave crisi finanziaria seguita al tracollo di Lehman Brothers, la Bce spiega di essere passata a un sistema
di piena aggiudicazione degli importi, in base al quale le banche potevano ottenere tutta la liquidità richiesta purché dotate
di disponibilità sufficienti di garanzie ammissibili. La ragione del cambiamento era dovuta al fatto che le banche avevano
smesso di ridistribuire la liquidità tramite i prestiti interbancari, come invece accadeva prima della crisi. La conseguente
mancanza di fiducia nel meccanismo di ridistribuzione avrebbe portato a una situazione di concorrenza aggressiva tra le banche
per l'’aggiudicazione della liquidità nelle aste, facendo così aumentare i tassi di interesse sui prestiti. Il sistema di
piena aggiudicazione degli importi, tuttora in atto, elimina tali rischi poiché le singole banche possono ottenere l'intero
ammontare di liquidità di cui hanno bisogno.
La Bce ha erogato in piena crisi finanziaria nel 2011 due Vltro triennali (Very Long) dell’importo di 1000 miliardi di euro, sostituendosi di fatto al mercato del prestiti interbancari che si era
fermato.
Con il passaggio alla piena aggiudicazione, la Bce spiega che le banche hanno ritenuto che fosse meglio chiedere di più anziché rischiare di avere troppo poco. L'intero sistema bancario ha quindi richiesto importi di liquidità più elevati di quelli strettamente necessari a soddisfare la domanda di contante del pubblico e gli obblighi di riserva. Ne è derivato un eccesso di liquidità nel sistema.
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