Anche in Italia il P2P lending cresce come un canale della finanza alternativa per le Pmi. Lo raccontano i dati di October, piattaforma europea di finanziamento online per le piccole e medie imprese, che al 28 febbraio 2019 ha erogato nel nostro Paese oltre 38 milioni di euro distribuiti su 70 prestiti, rimborsando interessi per oltre 1 milione. Sempre in Italia, dove è operativa dal 2017, nel 2018 sono stati erogati finanziamenti per oltre 28 milioni, registrando una crescita del 144% anno su anno (maggio - dicembre 2017 versus maggio- dicembre 2018).
Lanciata in Francia nel 2015, October riunisce una community internazionale di oltre 15.000 soggetti, privati e istituzionali, che investono i propri risparmi a supporto dell'economia reale. Complessivamente, tramite la piattaforma sono stati prestati oltre 260 milioni di euro a più di 550 progetti imprenditoriali. Si tratta di imprese attive specialmente nell'industria alberghiera, nella ristorazione e nel commercio, che hanno in media 59 dipendenti e un fatturato di 14 milioni, con sede nei quattro Paesi in cui October è attiva, e cioè Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi.
A febbraio è stata superata la soglia dei 100 milioni di interessi rimborsati. Sergio Zocchi, amministratore delegato di October Italia, commenta: «Siamo convinti che questo sia solo l'inizio di un movimento che porterà le imprese a diversificare sempre più le proprie fonti di finanziamento. In questo particolare momento di riduzione nell'erogazione del credito da parte degli istituti tradizionali, soprattutto per imprese di piccole dimensioni, ne va della loro competitività e spesso anche della loro sopravvivenza. I risultati di October dimostrano come le Pmi europee stiano apprezzando sempre di più le potenzialità di soluzioni digitali alternative; vale anche per l'Italia, uno dei Paesi in cui October sta crescendo di più. Lo scorso anno a livello globale abbiamo erogato prestiti per 113 milioni di euro a piccole medie imprese, di cui oltre 28 milioni in Italia. Per il 2019, l'obiettivo è arrivare a 200 milioni in un anno».
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