Andamento titoli
Vedi altroAtlantia è tra i pochi titoli in controtendenza sul FTSE MIBe torna sopra quota 22 euro all'indomani dei conti 2018 che, nonostante la redditività condizionata dai costi e degli accantonamenti per il crollo del Ponte Morandi e dai maggiori oneri sull'Aeroporto di Nizza, ha fornito segnali positivi secondo gli analisti sul fronte del dividendo e della contrazione della posizione finanziaria. La holding delle autostrade e degli aeroporti distribuirà ai soci 90 centesimi di euro per azione, in calo rispetto agli 1,22 pagati sull'esercizio 2017, ma comunque superiore alle previsioni e soprattutto con una prospettiva di miglioramento suggerita dallo stesso amministratore delegato Giovanni Castellucci: «Quest'anno pagheremo per il 2018 un dividendo di 0,90 euro per azione, è un 'floor' e appena la situazione in Autostrade per l'Italia sarà più chiara e la dividend policy più visibile ci potrà essere un update».
Per broker dividendo può presto risalire
Gli analisti di Ubs, che confermano la posizione "neutral", sottolineano il calo del debito netto a 37,9 miliardi (sotto le
stime di 39,3) aggiungendo che il focus è attualmente sul deleverage con il management che ha aperto alla vendita di una quota
di minoranza Aspi, ma anche possibili riassetto su Adr e Telepass. Questo quadro, per gli analisti svizzeri, lascia margini
per un incremento della cedola in futuro. Per Equita il nodo è lo sblocco della situazione di Aspi post tragedia di Genova,
ma - secondo il broker - le prospettive sono positive per Atlantia visto che la revoca della concessione sembra essere complicata
e costosa per il Governo. Gli stessi analisti vedono dunque possibile un ritorno alla politica dei dividendi originaria con
una cedola in area 1,5 euro per azione.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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