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Cerved crolla dopo dietrofront di Advent sull'ipotesi di Opa

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L'Analisi |M&A

Cerved crolla dopo dietrofront di Advent sull'ipotesi di Opa

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Cerved Information Solutions crolla a Piazza Affari, con un ribasso arrivato a superare il 15%, dopo l'annuncio di Advent, che ha fatto dietrofront sull'ipotesi di Offerta pubblica per rilevare il controllo della società. Il titolo, che venerdì aveva chiuso a 9,6 euro, oggi in apertura non ha fatto prezzo per oltre 50 minuti prima di segnare un crollo a ridosso di 8,1 euro. In una nota, infatti, è stato precisato che è stata proprio l'impennata di prezzo avvenuta lo scorso 6 marzo, al diffondersi delle indiscrezioni del Financial Times sulla possibile operazione, ad avere resto «incerto» l'esito della stessa. Nel dettaglio Cerved Information Solutions ha diffuso un comunicato in cui sottolinea «di aver ricevuto oggi da Advent una lettera nella quale quest'ultima riferisce che la due diligence effettuata ha confermato che Cerved Group e' una società con grande potenziale per una crescita continua ed è gestita da un ottimo management team». Tuttavia, l'impennata del prezzo - si aggiunge - «ha reso incerto l'esito dell'operazione e pertanto Advent allo stato ha deciso di non dare attuazione all'operazione».

Secondo le anticipazioni di settimana scorsa, Advent era pronta a valorizzare tutta Cerved 1,85 miliardi di euro e immediatamente la Borsa aveva reagito a questo scenario con la capitalizzazione del titolo che, venerdì scorso, era andata addirittura oltre questa soglia, posizionandosi a quota 1,874 miliardi. Se l'operazione fosse andata avanti per Cerved, che oggi e' una public company, sarebbe stato il terzo "giro" di private equity: in precedenza e' stato controllato infatti da Bain e Clessidra, che nel 2013 lo avevano poi venduto a Cvc.

Cerved Group ha una doppia anima: da una parte è una enorme banca dati con informazioni sui rischi di credito, dall'altra è una grande piattaforma per il recupero crediti: su quest'ultimo fronte gestisce 52 miliardi di crediti problematici. Questa divisione genera 52 milioni di Ebitda (su un totale di gruppo di oltre 200 milioni) e sta crescendo a doppia cifra. È proprio questa l'area che interessa maggiormente all'esterno, in quanto si inserisce in un settore in continua crescita.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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