Andamento titoli
Vedi altroAndamento positivo per Cofide e Cir all'indomani dell'annuncio della decisione della famiglia De Benedetti di accorciare la catena societaria attraverso la fusione per incorporazione delle controllate Cir e Cofide. La nuova holding si chiamerà Cir e «confermerà la focalizzazione sulle attività industriali», ha precisato il presidente del gruppo, Rodolfo De Benedetti, sottolineando che «con l'ad Monica Mondardini proseguirà il percorso di creazione di valore per tutti i soci». Il rapporto di cambio fissato è in 2,01 azioni Cofide per ogni azione Cir: per servire il concambio Cofide procederà a un aumento di capitale per massimi 281,36 milioni di euro e la Fratelli De Benedetti, sulla base delle attuali partecipazioni, deterrebbe il 29,8% del capitale ordinario e il 44,8% del capitale votante della nuova Cir. Per gli analisti di Equita sim il concambio «è ragionevole» con un «leggerissimo premio a Cofide». Inoltre, si prevede che le assemblee straordinarie dei soci per l'ok al progetto di fusione, per il quale non sarà previsto alcun diritto di recesso, possano tenersi entro il 30 giugno prossimo. Intanto, sono stati pubblicati anche i risultati 2018 di Cofide. La società ha chiuso l'anno con ricavi per 2,8 miliardi di euro (+2,3% rispetto al 2017 o +5,2% a parità di cambi), un ebitda di 304,7 milioni (-7,5%) e un utile netto di 4,5 milioni contro la perdita di 3 milioni dell’anno prima. «Il risultato è stato determinato da un contributo positivo per 7,3 milioni della controllata Cir (-3,3 milioni nel 2017) e dal contributo negativo della capogruppo Cofide per 2,8 milioni (0,3 milioni nel 2017)», ha spiegato il gruppo in una nota, nella quale si ricorda che Cir ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto consolidato di 12,9 milioni rispetto alla perdita di 5,9 milioni dell’esercizio precedente.
(Il Sole 24 Ore Radiocor )
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