Tracollo di Prada alla Borsa a Hong Kong. Le azioni della casa di moda italiana hanno perso il 10,6% bruciando 761 milioni di capitalizzazione in una sola seduta. Colpa dei conti che hanno deluso le attese degli analisti. Soprattutto sul fronte della redditività. L’Ebitda si è attestato a 551 milioni di dollari di Hong Kong contro i 606,58 messi in conto dal consensus degli analisti di S&P Market Intelligence; l’Ebit (margine operativo) è stato di 324 milioni (gli analisti avevano stimato 374; l’utile netto si è fermato a 205 milioni contro i 267 delle stime di consensus. Deludenti anche i ricavi. La società ne ha annunciati per 3,142 miliardi (+6%). Gli analisti ne avevano previsti per 3,175.
Dietro il risultati deludenti ci sarebbe una minore domanda da parte dei turisti cinesi che, per via della debolezza dello
yuan, hanno comprato meno ad Hong Kong e Macao. Un fattore che - segnalano gli analisti di Citigroup - ha penalizzato anche
altre case di moda. Con la differenza che i concorrenti come Gucci sono riusciti in qualche modo a controbilanciare grazie
a un aumento dei ricavi nella Cina continenteale.
«Non abbiamo visto una significativa ripresa nelle vendite in Cina primi due mesi di quest'anno» hanno commentato gli analisti di Cmb International secondo cui «i miglioramenti del business per Prada saranno più lenti di quelli dei competitor nel 2019, in quanto al marchio servirà tempo per rilanciare i suoi prodotti e le operazioni retail nel paese». La casa d’affari ha tagliato le sue stime sul prezzo dell’azione portandole da 26,67 a 24,84 dollari di Hong Kong per azione.
Alla chiusura di contrattazioni a Hong Kong il titolo della casa di moda si attestava a 22,35 dollari di Hong Kong per azione. Era da agosto 2016 che non si vedevano simili livelli. Dai massimi toccati a maggio dello scorso anno il titolo ha perso il 47 per cento. Rispetto a 5 anni fa, quando il titolo toccò i suoi massimi storici oltre 80 dollari per azione, le azioni hanno perso oltre il 72 per cento. Allora l’azienda capitalizzava più di 200 miliardi di dollari. Oggi ne vale 57.
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