Wall Street, dopo la débâcle di fine 2018, viaggia a circa un punto percentuale dal suo massimo storico toccato nel settembre del 2018. Le Borse europee sono tornate sui massimi da agosto 2018. Quella di Milano è la migliore, con un rialzo del 19% da inizio anno. Eppure, a dispetto di questa esuberanza azionaria globale dovuta principalmente al cambio di rotta delle banche centrali nel 2019, un dato colpisce: i listini hanno realizzato questo super-rally senza che i fondi azionari registrassero flussi di capitali in entrata. Anzi: secondo i dati di Bank of America, dai fondi azionari i capitali continuano a uscire.
Per contro, invece, sono stati i fondi obbligazionari ad avere flussi positivi: i fondi che investono in bond con rating elevati (investment grade) hanno flussi di capitali in entrata da sei settimane (non capitava dal 2017) e l’ultima settimana ha registrato un record. Con lunedì che ha segnato il flusso di capitali su questa categoria di fondi al massimo storico giornaliero.
Insomma: le Borse corrono ma senza capitali in entrata nei fondi, mentre sui bond (anche i titoli di Stato) i soldi arrivano in massa. Eppure da inizio anno i rialzi delle Borse sono comunque molto forti. Anche se questa settimana i listini hanno registrato performance miste, con alcune Borse (come Milano) leggermente positive e altre in lieve calo: Parigi (+0,48% da lunedì) e Milano (+0,46%) hanno chiuso la settimana in rialzo, mentre Madrid (-0,44%), Francoforte (-0,08%) e Londra (-0,55%) hanno terminato in negativo. Leggermente positiva Wall Street.
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