Uber si prepara a un ’Ipo da record settimana prossima, con una valutazione che potrebbe arrivare a sfiorare i 90 miliardi di dollari. Proprio nelle ore in cui la società di noleggio di auto con conducente annunciava la forchetta di prezzo per la quotazione a Wall Street, PayPal ha reso noto un investimento da mezzo milione di dollari a 47 dollari per azione.
Si tratta di una somma esattamente nel mezzo della forchetta indicata di 44-50 dollari per azione, che indica per Uber una valutazione complessiva pari a 78,8 milioni di dollari.
Nessuna delle due società ha fornito molti dettagli, limitandosi entrambe a segnalare che l’investimento permetterà di lavorare a «future collaborazioni nei pagamenti, compreso lo sviluppo del wallet digitale di Uber». Per la società di noleggio, che ha registrato una perdita di un miliardo di dollari solo nell’ultimo trimestre, si tratta di un supporto importante sulla strada che porta alla quotazione, tanto più rilevante in quanto fatto da uno dei partner nei pagamenti.
Secondo le valutazioni fatte da TechCrunch si tratta di una mossa strategica anche da parte di PayPal nella messa a punto del suo modello di business futuro. La società ha indicato proprio questa settimana di avere a oggi 227 milioni di conti con un fatturato lievitato del 30% a 4,13 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre. Allo stesso tempo sta cercando un modello con cui poter mettere a punto accordi con altre società in modo da aumentare ulteriormente i volumi del transato.
Già oggi PayPal è il sistema di pagamento più utilizzato dagli utenti Uber negli Stati Uniti e in Australia. Allo stesso tempo il sistema del colosso finanziario potrà fornire un supporto alla Uber stessa per poter gestire da sola transazioni e pagamenti. Lo strumento principale al momento è Uber Cash, il wallet digitale che la società di noleggio mette a disposizione dei suoi clienti che vogliono usufruire dei servizi d Uber a condizioni di favore.
È anche con questi strumenti che Uber punta a ridurre i costi delle transazioni, ma anche a diventare la porta d’accesso principale per le spese dei suoi clienti in modo da poterne sfruttare nella maniera più ampia possibile il potenziale di informazioni raccolte.
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