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Enel conferma i target, vede utili e cedole 2019 in netta crescita

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Servizio |l'assemblea del colosso energetico

Enel conferma i target, vede utili e cedole 2019 in netta crescita

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«I solidi risultati del 2018 supportano buone prospettive per gli anni futuri, confermiamo la guidance 2019 e ci aspettiamo che sia l'utile per azione che il dividendo crescano di un altro 18%». Lo ha annunciato l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, rivolgendosi agli azionisti riuniti in assemblea. «Il focus» della società, ha aggiunto, «resta concentrato su crescita organica, efficienza e semplificazione della struttura per rendere il gruppo più profittevole ed eliminare profili di rischio». Nei prossimi due anni, inoltre, è atteso un progressivo alleggerimento del debito: «Noi abbiamo un piano strategico di 3 anni al 2021 e abbiamo mostrato a novembre scorso che prevediamo un'evoluzione del ratio del debito netto su ebitda da 2,5 nel 2018 a 2,2 nel 2021», ha ricordato Starace.

I risultati del gruppo, ha notato da parte sua la presidente Patrizia Grieco, si sono riflessi sull’andamento del titolo in Borsa: Enel è infatti riuscita «a raggiungere tutti gli obiettivi fissati, rispecchiati nell'andamento del titolo che, dopo un inizio di 2018 caratterizzato da un calo non riconducibile a fattori di tipo industriale ed economico, ha registrato un incremento di valore, a oggi pari a circa +8,7% rispetto a fine 2017; risultato in linea con l'indice settoriale (Eurostoxx Utilities +10,4%) e nettamente superiore a quello del FtseMib (-4,5%)».

I fondi hanno il 57,6% del capitale, è record
Andamenti che il mercato sembra apprezzare, dato che la presenza degli investitori istituzionali all'interno del capitale di Enel «continua a crescere». «Tali investitori – ha spiegato Grieco - detengono più della metà del capitale, raggiungendo a fine 2018 il livello del 57,6%, il valore più alto registrato nella storia di Enel». L’assemblea, riunita per l’approvazione del bilancio 2018 e della distribuzione del dividendo da 0,28 euro, vede la presenza del 64,179% del capitale. I soci dovranno anche dare via libera al buy back, nominare il collegio sindacale e votare il conferimento dell’incarico di revisione legale e il piano 2019 di incentivazione di lungo termine destinato al management. Dalla lettura del libro soci è emerso che soltanto due azionisti hanno più del 3% del capitale: il ministero dell'Economia con il 23,585% e Blackrock con il 4,827%.

Grieco: introduzione staggered board non è allo studio
Rispondendo alle domande dei soci, Grieco ha poi precisato che la società, a differenza dell’Eni, non sta valutando l’introduzione dello “staggered board”, il meccanismo usato principalmente dalle società statunitensi che prevede la scadenza differenziata dei componenti e ogni anno la nomina di solo una parte degli amministratori. «L'introduzione dello staggered board richiede modifiche allo Statuto – ha chiarito - e al momento Enel non sta pensando alla sua introduzione, ma è attenta a sviluppi e possibili applicazioni e implicazioni».

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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