Andamento titoli
Vedi altroIl parziale allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, o perlomeno la mancanza di nuove escalation, ha dato fiato alle Borse europee, che hanno rialzato la testa dopo la debolezza di ieri. A Piazza Affari il FTSE MIB ha chiuso in rialzo dello 0,77%, trainato dal rimbalzo di Stmicroelectronics (+4,45%), penalizzato alla vigilia dal bando imposto dall'amministrazione Usa al colosso tech cinese Huawei. Bene anche Salvatore Ferragamo (+2,64%) e Telecom Italia (+2,25%), quest'ultima grazie ai conti trimestrali meno deboli del previsto. +1,7% per Saipem, che ha siglato nuovi contratti per oltre 100 milioni di dollari.
Andamento positivo anche per Wall Street, mentre la decisione del dipartimento del Commercio Usa di concedere a Huawei una licenza di 90 giorni per assistere i clienti esistenti è stata letta dagli investitori come la volontà di non inasprire lo scontro dopo la stretta dell'amministrazione Trump e la decisione di Google di tagliare i ponti con il partner cinese. Sempre ieri la visita del presidente cinese Xi e del vice premier Liu ai produttori di terre rare ha innescato «la speculazione che la visita sia un segnale che lo stop alle esportazioni del materiale strategico per l’industria tecnologica possa essere utilizzato come arma di ritorsione nella guerra commerciale», come sottolineano da Mps Capital Services.
In recupero i tecnologici, deboli i titoli bancari
In un clima generalizzato più disteso, recuperano terreno i titoli del comparto tecnologico mentre restano indietro le banche.
A Milano il titolo più penalizzato è Banca Pop Er, ma sono deboli anche le Ubi Banca e in generale i finanziari. Gli acquisti premiano invece Telecom Italia dopo la trimestrale meno debole delle attese, secondo gli analisti, in termini di ricavi (grazie all'aumento dei prezzi nel
fisso) e di margini. In netto rialzo anche Amplifon, mentre Saipem beneficia di nuovi contratti nel drilling offshore in Norvegia e Medio Oriente per un totale di oltre 100 mln di dollari.
Dopo un avvio debole hanno preso la via del rialzo le utility con Enel in pole position, ma sono ben comprate anche le A2a e le Terna. In recupero Stmicroelectronics dopo il forte calo della vigilia sulla scia della debolezza dei titoli tecnologici.
Euro/dollaro poco mosso, la sterlina tocca nuovi minimi
Sul mercato dei cambi, euro/dollaro poco mosso a 1,1167 da 1,1166 ieri in
chiusura. Perde terreno lo yen, indicato a 123,53 per un euro (122,89) e 110,64 per un dollaro (110,06). Debole anche la sterlina,
che nel finale si è tuttavia stabilizzata dopo aver toccato in giornata i minimi da diversi mesi nei
confronti di dollaro ed euro. Theresa May, primo ministro inglese, sta parlando di un nuovo accordo sulla Brexit e ha aperto
alla possibilità di un secondo referendum sull'uscita del Regno Unito dalla Ue. L'euro passa di mano a 0,8747
sterline, dopo un minimo di giornata toccato a 0,8789 sterline, livello più basso da febbraio scorso. Per quanto riguarda
il cambio sterlina/dollaro è a 1,2760, dopo un minimo per la divisa britannica a 1,2685, livello più basso da gennaio scorso.
Sulla parità il prezzo del petrolio, con il future luglio sul Wti fermo a 63,21 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a quota 71,98 dollari (+0,01%).
Spread BTp/Bund in calo a 271 punti base, rendimento al 2,65% Sull'obbligazionario, chiusura in calo lo spread BTp/Bund che si attesta poco sopra la soglia dei 270 punti base. Al termine della seduta il differenziale
di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco ha terminato a 271 punti base, dai 279 punti della chiusura
di ieri. In flessione anche il rendimento del decennale benchmark italiano, al 2,65% dal 2,71% dell'ultimo riferimento.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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