Andamento titoli
Vedi altroChiusura debole per le Borse europee, ancora penalizzate dall’incertezza sul futuro del commercio internazionale e sui rapporti Usa-Cina, dopo le novità delle ultime ore sull'azienda Huawei. Sul finale Milano ha perso lo 0,61%, nonostante lo spread BTp/Bund sia migliorato in area 271 punti, a pochi giorni dalle elezioni europee e sull’onda delle stime dell’Istat, che mette in conto un progresso del pil 2019 dello 0,3%. Londra ha registrato la performance migliore del Vecchio Continente, beneficiando della debolezza della sterlina piombata ai minimi dell’anno sull’ipotesi di un nuovo referendum sulla Brexit.
Banche in calo, vola la Juve
A Piazza Affari sono volate le azioni della Juventus Fc(+5,68%), nell’attesa della nomina dell’allenatore che sostituirà Massimiliano Allegri. Si sono messe in evidenza anche le
Amplifon (+3,8%) e le Moncler (+2,98%), mentre sono invece andate male le azioni delle banche, con Banca Pop Er che dopo lo scivolone di ieri ha lasciato sul parterre un ulteriore 1%, pagando dazio all’indagine Antitrust sull’operazione
con Unipol Banca.
Sterlina ancora in calo, pesa incertezza sulla Brexit
Sul mercato dei cambi, l’euro è abbastanza stabile nei confronti del dollaro e anche dello yen (segui qui i principali cross). Dopo lo scivolone della vigilia ha perso ancora quota la sterlina portandosi sui minimi da inizio anno.
A pesare sulla valuta di Oltremanica sono i timori legati alla Brexit, mentre si fa strada anche l'ipotesi di un secondo referendum.
Petrolio in netto calo, pesano le scorte Usa e la guerra commerciale
Prezzi del greggio in netto calo, con le scorte Usa che hanno segnato un aumento e sui timori della domanda, legati alle preoccupazioni
sulla guerra commerciale tra Usa e Cina, che potrebbe pesare sulla domanda di greggio (segui qui l'andamento di Brent e Wti). In particolare, secondo le rilevazioni del Dipartimento dell'Energia, nella settimana conclusa
il 18 maggio scorso, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono inaspettatamente aumentate di 4,74 milioni di barili a 476,775
milioni di unità, contro attese degli esperti per un ribasso di 1,4 milioni di unità. Secondo i dati diffusi dal , gli stock
di benzina sono aumentati di 3,716 milioni di barili a 228,74 milioni di barili, contro attese per un calo di 0,9 milioni.
Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, hanno registrato un rialzo di 0,768 milioni di barili
a 126,415 milioni di unità, mentre era attesa una flessione di 0,2 milioni di barili. L'utilizzo della capacità degli impianti
è scesa all'89,9% dal 90,5% della settimana precedente, mentre le attese erano per un dato al 91%.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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