Andamento titoli
Vedi altroLe tensioni Usa-Cina e il crollo del greggio, che a New York cede oltre il 5% a ridosso dei 58 dollari, affossano le Borse europee con Milano che archivia la seduta a -2,12% ai minimi da tre mesi. Pesano, sui listini mondiali, anche il monito del Fondo monetario sulla crescita, le incertezze sulla Brexit (con le nuove ipotesi di dimissioni della premier Theresa May) e l'attesa per le elezioni europee del week end. Un mix di fattori che ha mandato ko anche Piazza Affari, dove l'unico titolo positivo per buona parte della seduta, la Juventus Fc, ha bruscamente frenato nel finale (-0,14%) dopo le smentite alle indiscrezioni di un imminente arrivo di Pep Guardiola sulla panchina bianconera. Reggono l'urto delle vendite le utility, con Italgasche chiude attorno alla parità, mentre crollano i petroliferi con Saipem(-5,2%) e Tenaris(-4,2%) oltre ai titoli finanziari come Azimut(-3,4%) e a quelli più esposti all'export come Stmicroelectron (-5,7%).
Sul mercato dei cambi, si rafforza leggermente il dollaro con l'euro sceso a quota 1,115 (da 1,1167 ieri in chiusura). La moneta unica vale inoltre 122,4 yen (da 123,53), mentre il dollaro-yen si attesta a 109,7 dollari (110,64). Lo spread chiude in leggero rialzo a 276 punti base.
Pesanti auto, energia e tech, si salvano le utility
Le vendite in Europa colpiscono soprattutto i titoli energetici con il petrolio in calo anche oggi e le auto, mentre sui tecnologici
pesa la guerra Usa-Cina che secondo alcuni analisti sta di fatto diventando una guerra sulle società tech, dopo l'attacco
diretto dell'amministrazione Trump a Huawei. A Milano le vendite sull'azionario sono generalizzate, colpiti anche qui in
particolar modo i titoli energetici, con il greggio in calo, male gli industriali e le banche, si salva solo la Juventus Fc che continua la corsa al rialzo in attesa del nuovo allenatore ma poi frena nel finale: secondo l'agenzia Agi la Juve avrebbe
raggiunto l'accordo con Pep Guardiola per un compenso di 24 milioni di euro a stagione. Tengono i difensivi come le utility
con Terna,Hera e Italgas e limitano le perdite Snam Rete Gas ed Enel. In coda al listino pesano le vendite su Saipem che cede oltre il 3% dopo due sedute in netto rialzo, male anche Stmicroelectronics, in rosso Tenaris e Prysmian. Tra i finanziari il peggiore è Azimut.
Sterlina ancora in calo, si rafforza il dollaro
Non si arresta la fase di deprezzamento della sterlina, che stamani è tornata ad indebolirsi in vista delle possibili dimissioni
della May entro il fine settimana. Il cambio euro/sterlina è così salito per la tredicesima seduta consecutiva, la serie più
lunga dall’introduzione dell’euro, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services. «Le pressioni ribassiste sulla sterlina
di certo non giocano a favore della moneta unica», aggiungono, con il cambio euro/dollaro ormai prossimo al supporto di 1,1120.
Il clima negativo sui mercati ha poi portato ad una rinnovata forza delle divise rifugio mentre continua a ripercuotersi negativamente
sulle valute emergenti.
Petrolio in calo, il Brent torna sotto i 70 dollari
Netto calo per il petrolio, con il Wti che cede il 5% a quota 58 dollari. A pesare sui corsi del greggio l'inatteso aumento
delle scorte Usa di ieri e delle preoccupazioni sui possibili effetti della guerra commerciale sulla domanda.
In Usa richieste sussidi lavoro in calo
Nei sette giorni al 18 maggio, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi
di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso inaspettatamente. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro, le richieste
iniziali di sussidi di disoccupazione sono calate di 1.000 unità a 211.000, contro attese per un dato a 215.000. A metà aprile
il dato era sceso a 193mila, minimi del 1969.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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