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Servizio |la giornata dei mercati

Europa cauta, Piazza Affari -0,5% con spread a 284 in vista mosse Bruxelles

Andamento titoli
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Chiusura debole per le Borse europee, mentre l’Italia è rimasta la sorvegliata speciale. A pesare su spread e Borsa le tensioni nel Governo dopo le elezioni europee con il rafforzamento della Lega e la volontà del vicepremier Matteo Salvini di rivedere i parametri europei. Si sono poi diffusi i rumors, ieri, su una possibile sanzione Ue all'Italia per il mancato rispetto dei parametri Ue. Tuttavia il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha detto di essere più favorevole a misure aggiuntive in bilancio più che a sanzioni. Il FTSE MIBha chiuso in calo dello 0,5%, con lo spread peggiorato a 284 punti, dopo essere arrivato a sfiorare in mattinata i 290 punti, ai massimi dallo scorso febbraio.

Andamento dello spread Btp / Bund

Italia sotto la lente, dubbi sulla procedura di infrazione
Le Borse europee sono state dominate dalla volatilità nell’attesa di sviluppi sulla situazione geopolitica internazionale. Proprio oggi l’Ocse ha indicato che il tono del commercio internazionale nel G20, nel primo trimestre 2019, è rimasto debole: espresse in dollari correnti e su base destagionalizzata, le esportazioni nel G20 sono aumentate solo dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e le importazioni sono diminuite dell’1,2%.

Negli States è invece emerso che la fiducia dei consumatori americani è migliorata a maggio, oltre le attese degli analisti. L'indice redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, si è attestato a 134,1 dai 129,2 punti di aprile. Il dato ha incoraggiato gli acquisti su Wall Street. In Europa gli investitori sono cauti, mentre l’Italia è rimasta sotto la lente in vista di una possibile sanzione da parte della Commissione Europea intenzionata, secondo indiscrezioni, ad aprire una procedura d'infrazione per deficit basata sull'eccessivo debito pubblico, oltre il 132% del pil. La multa potrebbe arrivare a 3,5 miliardi, ossia allo 0,2% del pil. D’altra parte il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha cercato di stemperare, affermando di essere contrario a sanzionare l'Italia per squilibri di bilancio e favorevole a eventuali richieste di misure aggiuntive al bilanci pubblico. I mercati stanno tenendo d'occhio poi la tensione che sta crescendo tra Roma e Bruxelles: il vice-premier, Matteo Salvini, ha dichiarato proprio oggi: «Signori di Bruxelles è finito il tempo delle letterine, dei richiami, del 'tu sei stato cattivo e vai dietro alla lavagna e rimani precario o disoccupato per 10 anni perché è questa la regola europea'. Riprendiamoci il diritto alla crescita e al futuro».

Fca ingrana la marcia sul finale
A Piazza Affari i riflettori sono rimasti puntati su Fiat Chrysler Automobilest (-0,89%), nell’attesa di sviluppi sul fronte della fusione con la francese Renault. I titoli hanno ingranato la retromarcia proprio sul finale, mentre invece sono saliti a Wall Street. Gli analisti hanno espresso un giudizio favorevole sull'operazione di integrazione tra Fca e Renault, anche se sono da svelare numerosi aspetti dell'operazione, che per adesso rimane un'offerta formale avanzata dal gruppo italiano a quello francese. Oggi il presidente del gruppo, John Elkann, ha aperto a una mega-operazione che coinvolga anche Nissan e Renault. Dalle pagine del quotidiano giapponese Nikkei, Elkann ha dichiarato che «la fusione proposta a Renault creerà il potenziale per costruire una partnership globale con tre grandi società durante questo periodo di trasformazione senza precedenti dell'industria automobilistica». Il presidente di Fca ha inoltre aggiunto che l’obiettivo è quello di trovare «benefici a tutte le società coinvolte, includendo Nissan e Mitsubishi come partner rispettati e di valore». Va ricordato che Renault controlla il 43% di Nissan, che a sua volta detiene il 15% della casa francese e il 34% di Mitsubishi. Si sono espressi a favore dell’aggregazione Fca-Renault il vicepremier italiano Salvini e il ministro all’Economia francese, Bruno Le Maire. Quest’ultimo ha chiesto come condizione che l’eventuale operazione non comporti alcuna chiusura di impianti in Francia. Salvini ha invece ripetuto che il progetto di fusione è un'operazione utile per l'Italia e per l'Europa dal momento che crea un gigante dell'auto a livello europeo.

Banche sotto pressione, frena Fca
A Piazza Affari sono andate male le azioni delle banche, penalizzate dall'andamento del differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi. Finecobank ha accusato una delle performance peggiori del Ftse Mib scivolando dell'1,98%.
Unicredit ha perso l'1,4%, Ubi Bancai lo 0,22%Intesa Sanpaolol'1,1% e Banco Bpmlo 0,4%.Banca Pop Er è riuscita a chiudere sulla parità. Sono inoltre state penalizzate le Generali (-0,7%), le Unipoll (-1,6%) e le Unipolsai (-1,15%). Leonardo - Finmeccanicaha accusato una flessione del 2,2%.

Telecom in rialzo nell'attesa di Open Fiber
Si sono mosse in controtendenza le azioni di Telecom Italia(+2%), sull’ipotesi che stia prendendo corpo l’operazione di integrazione della rete della società con Open Fiber. Secondo indiscrezioni Cassa Depositi e Prestiti conferirebbe il suo 50% di Open Fiber a Telecom e in più sottoscriverebbe un aumento di capitale, salendo complessivamente al 20-25% nel capitale di Telecom. In un secondo momento la rete di Tim verrebbe integrata a quella di Open Fiber. Si sono inoltre salvate dalle vendite le Ferrari (+0,9%), le Amplifon (+0,2%), le Prysmian(+1,3%) e le Recordatii (+0,7%). Hanno fatto bene anche le Salvatore Ferragamo (+0,6%) e le Saipemm (+0,3%).

Fuori dal paniere Ftse Mib, in rialzo Astaldi, sotto la lente Mediaset
Fuori dal paniere principale sono salite le Astaldi (+1,6%), sull’ipotesi del Sole 24 Ore che Progetto Italia, il progetto di Salini Impregilo(-1,2%) per salvare l’azienda e costruire un polo delle costruzioni, abbia fatto un passo in avanti. E’ infatti stata trovata una quadra sulla governance. Hanno chiuso sulla parità le Mediaset, nel giorno in cui in Europa il settore televisivo è stato tenuto sotto osservazione visto che Canal+, società del gruppo Vivendi (+0,98%), ha annunciato che acquisirà dal private equity Astorg Partners la pay tv lussemburghese M7, per circa 1 miliardo di euro. M7 è un aggregatore e distributore di altri canali televisivi locali e internazionali. L’operazione potrebbe avere aperto le danze di un consolidamento del settore, favorendo nuove trattative come quella tra Mediaset e Prosiebensat, di cui si parla da mesi negli ambienti finanziari.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Euro/dollaro in stand by, petrolio in calo
Sul mercato valutario, l'euro si è leggermente indebolito sul dollaro (segui qui i principali cross) in una giornata abbastanza scarica di dati macro. Ha perso quota il valore del greggio (segui qui Brent e Wti)..

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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