DeA Capital Alternative Funds SGR rileva la quota di maggioranza assoluta di Abaco. L’operazione è stata fatta attraverso il fondo Taste of Italy, specializzato nel settore agroalimentare, che ha acquisito una partecipazione del 70% della società mantovana. Abaco, fondata nel 1990, opera nel comparto delle soluzioni software per la gestione ed il controllo delle risorse territoriali e ha chiuso l’esercizio 2018 con un fatturato di circa 9 milioni di euro, realizzato per il 60% all’estero. A livello di redditività la società, che impiega 50 dipendenti fra Italia e Gran Bretagna, ha registrato lo scorso anno un margine operativo lordo (Ebitda) di circa 3 milioni di euro.
«Siamo rimasti impressionati dallo spirito innovativo di quest’azienda, che si occupa di software per l’agricoltura da oltre 25 anni e che ha sempre precorso i tempi grazie alla visione di Alberto Iori. Un percorso che ha portato Abaco ad essere ottimamente posizionata per affiancare le eccellenze del settore agroalimentare nella sfida dell'agricoltura di precisione, della sostenibilità ambientale e della tracciabilità delle filiere agricole» ha dichiarato Andrea Bertoncello, managing director di Taste of Italy.
Quali le prospettive future?
I software ABACO, basati su una piattaforma tecnologica proprietaria, sono in grado di archiviare ed elaborare informazioni
e dati geo-spaziali relativi all’utilizzo del suolo e alla sua gestione tecnica ed amministrativa. Taste of Italy, facendo
leva sulla capacità innovativa di Abaco, intende supportarne la strategia di crescita nel mercato dell'agricoltura di precisione,
quale risposta alle sempre più impellenti necessità di assicurare la tracciabilità delle filiere agricole e lo sfruttamento
sostenibile delle risorse naturali.
«Con il contributo di Taste of Italy, ABACO potrà inoltre perseguire con maggior facilità e solidità il proprio piano di acquisizioni
in Italia e in Europa, allo scopo di ampliare l’offerta di soluzioni software e la capacità di delivery nei diversi paesi
in cui già opera con successo» si legge nel comunicato che dà notizia dell’operazione.
Dopo l’acquisizione, sono stati confermati i verciti aziendali. Alberto Iori, fondatore di Abaco, proseguirà la propria attività
in azienda nel ruolo di Presidente con deleghe esecutive in ambito di sviluppo strategico e innovazione di prodotto, mantenendo
una quota del 30% insieme ad altri manager che sono stati artefici del successo dell'azienda.
«Grazie al supporto di Taste of Italy contiamo di far evolvere ulteriormente ABbaco, diventando un punto di riferimento non
solo per i governi europei e gli operatori dell'industria agroalimentare, ma anche per altre aziende a noi complementari che
riconoscano in questo progetto la possibilità di creare un gruppo europeo leader nel settore» ha commentato Iori.
Taste of Italy è stato assistito nell'operazione dallo studio Gianni Origoni Grippo Capelli & Partners (consulenza legale),
da Bain (business due diligence), da New Deal Advisors (financial due diligence) e da CBA Studio Associato (structuring e
tax due diligence); Alberto Iori è stato assistito da Ethica Corporate Finance e dallo studio legale Hi-Lex.
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