Andamento titoli
Vedi altroMale in Borsa i titoli tecnologici e in particolare legati all'industria dei semiconduttori dopo che il gigante Usa Broadcom, specializzato in queste componenti per il segmento comunicazioni e data center, ha ridotto le stime per il 2019 crollando nelle negoziazioni After hours sul Nasdaq (-8,5%). Broadcom prevede di realizzare vendite annue inferiori di 2 miliardi di dollari, rispetto a quanto previsto, a causa delle misure di messa al bando di Huawei Technologies, suo cliente, da parte dell'amministrazione Usa. Si tratta del primo gruppo del comparto chip che ha quantificato gli effetti del caso Huawei sul proprio business e questo sta creando un alleggerimento delle posizioni degli investitori sui titoli del settore: Stmicroelectron scende del 3% a Milano e -2,7% a Parigi, Infineon Technologies scivola del 5% a Francoforte, -2% Asml ad Amsterdam. Ieri hanno sofferto in After Hours anche Intel e Qualcomm. "Le cause della revisione di guidance sono da un lato una maggiore riduzione nel livello di scorte presso i clienti a causa della incertezza sui consumi causata dalla introduzione delle tariffe Usa-Cina e dal divieto di vendite a Huawei, cliente che pesa il 4% del fatturato di Broadcom - è il commento di Equita Sim - La notizia è negativa per tutto il settore dei semiconduttori ed in particolare quelli esposti al settore comunicazioni. Stimiamo che St derivi circa il 43% del fatturato dal segmento comunicazioni e personal electronics e che Huawei sia un cliente che rappresenti fra il 2% ed il 3% delle sales".
Per il 2019, Broadcom si aspetta ora di realizzare ricavi per 24,5 miliardi di dollari. Nel secondo trimestre, chiuso in aprile, il gruppo ha realizzato profitti per 691 milioni di dollari (leggermente sopra le previsioni degli analisti), a fronte dei 471 milioni di un anno fa, su ricavi per 5,52 miliardi di dollari (sotto le attese).
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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