Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 07:07.

My24

Min Chen ha 32 anni e viene dalla Cina: si è formato tra Colonia, Eindoven, Amsterdam e Milano per poi tornare nella Repubblica Popolare e fondare, quest'anno, il suo studio Atelier Chen Min, ad Hangzhou e Pechino. È la sua prima volta al SaloneSatellite, che considera una importante piattaforma per i giovani talenti.

A condividere quest'opinione – e lo stesso padiglione alla Fiera di Rho-Pero – c'è Avinash Shende, che viene dall'India: torna al Satellite per il secondo anno, con cinque prodotti che spaziano dalla seduta Facet Chair al portafrutta Tempt. Insieme a loro ci sono Rui Alves, Matteo Crispiatico, Thomas Hoffman e altri 750 designer emergenti che fino al 22 aprile 2012, esporranno le proprie creazioni nell'ambito del Salone Satellite, tradizionalmente aperto al pubblico tutti i giorni della kermesse e molto frequentato, specialmente da giovani e talent scout: un caleidoscopio di nazionalità, idee, progetti.

Da tutto il mondo
Gli espositori sono norvegesi, cinesi, indiani, giapponesi, francesi e cileni: interessanti nella loro diversità e accomunati da una passione per l'Italia che ha portato molti di loro – proprio come Min Chen e Avinash Shende – a studiare a Milano e scegliere il capoluogo lombardo come vetrina internazionale. «I miei modelli? Achille Castiglioni ed Ettore Sottsass», risponde deciso Shende, che continua: «il Paese più promettente sul piano del design è senza dubbio l'Italia: ha una marcia in più».

«Come si fa a essere un designer senza essere innamorati dell'Italia?
Se ce ne fosse l'occasione – dice Min Chen – sarei pronto a tornare qui a vivere e lavorare. Mi piacerebbe collaborare con Lago, Moroso, Cappellini o Magis». Rui Alves, titolare di My Own Superstudio, negli ultimi 12 dei suoi 35 anni ha lavorato in Portogallo, con e per aziende locali: «il Salone Satellite è "il" posto per i giovani talenti – afferma – e per me è già la seconda esperienza. In Portogallo abbiamo pochi investimenti e poche commesse: emergere è difficile. Un paio d'anni fa ho iniziato a comprare macchinari per sviluppare i miei progetti e prototipi».

All'inizio è difficile guadagnare per questi ragazzi, gli fa eco Thomas Hoffman, francese, 29 anni, fondatore di Fugu Furniture che progetta con Victor Boeda: «ma la passione per il proprio lavoro a volte paga da sé». È la prima volta che partecipa al Satellite: «Portiamo un'idea di design leggero, compatto e sostenibile», spiega. L'Italia? «Il design è formidabile, se solo costasse un po' meno! E amo Milano, ma non ci vivrei. Preferisco il Lago di Como». Il Salone ospita anche un gruppo nutrito di designer nostrani: «Sono in cerca di aziende che possano produrre i miei progetti – dice Matteo Crispiatico, 30enne brianzolo diplomato allo Ied –; le fiere sono un investimento importante per i giovani: solo per l'allestimento ci vogliono circa 6mila euro, una cifra considerevole per chi è all'inizio. Incrociamo le dita!».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.