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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 13:06.

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Bruce SpringsteenBruce Springsteen

Sotto le stelle dell'estate italiana, un milione e mezzo di persone, di cui 150mila dall'estero, assisteranno ai grandi concerti pop e rock: una leva di sviluppo poderosa per il sistema turistico.

Il sipario si alzerà con Bruce Springsteen: giovedì 7 giugno allo stadio Meazza a San Siro (Milano), domenica 10 al Franchi di Firenze, lunedì 11 al Nereo Rocco di Trieste. In totale, per il Boss confluiranno circa 130mila persone. A Trieste, su 28mila spettatori il 25% arriverà da Austria, Slovenia e Germania, a dimostrazione che una gestione condivisa dei concerti è in grado di portare turisti fuori dai soliti circuiti.

Ne è testimone Claudio Trotta, fondatore della Barley Arts (la più grande fra le società indipendenti italiane) e organizzatore dei concerti italiani di Springsteen. «Il Friuli Venezia Giulia investe tutto l'anno sulla musica e sulla cultura, captando 200-300mila spettatori-viaggiatori all'anno», dice. Nell'ambito dell'accordo Friuli Music And Live, la regione ha acquistato mille biglietti del concerto di Springsteen, per regalarli a chi prenota almeno una notte negli alberghi friulani. Il concerto è sostenuto anche da Comune e Agenzia TurismoFvg e la maggior parte degli spettatori non saranno friulani.

«I grandi concerti pop hanno ricadute importanti sul territorio», conferma Roberto De Luca, managing director di Live Nation Italia (filiale del colosso internazionale del settore) che gestisce, tra l'altro, uno degli eventi più attesi: lo show di Madonna, a Roma (12 giugno), a San Siro (14), al Franchi di Firenze (16 giugno). Previste oltre 130mila presenze, di cui 3mila stranieri. «Il concerto di Madonna vale quasi 4 milioni (il costo dei biglietti oscilla tra 50 e 150 euro) e produce un giro d'affari consistente nell'indotto e benefici per tutto il sistema-paese», dice Roberto De Luca.

Live Nation attende quasi 30mila persone alle quattro date di Sting (Piazzola sul Brenta, Molfetta, Taormina, Perugia dal 10 al 15 luglio) e 50mila per Tiziano Ferro a Roma (14 luglio). Ha destato curiosità lo spostamento di uno dei suoi eventi clou, l'Heineken Jammin Festival, da Mestre a Milano (Rho Fiera): il popolo rock si sposterà con entusiasmo per il grande evento (Red hot chili peppers, The prodigy e The cure fra gli altri, dal 5 al 7 luglio). L'obiettivo è vedere incrementato il numero dei 50mila spettatori medi delle precedenti 14 edizioni. «Ci spostiamo nella città italiana più cosmopolita, che corrisponde pienamente al nostro concetto di lifestyle - afferma Marco Alberizzi, direttore commerciale Heineken Italia -. Stupiremo con schermi interattivi che agevoleranno la comunicazione tra gli spettatori».

Sempre a Milano, da registrare la querelle dei concerti pop estivi. Dopo una pronuncia del Tar e diversi colpi di scena, la Net Service ha fatto un passo indietro sui concerti all'Arena civica; la FourOne di Vittorio Quattrone organizzerà all'Ippodromo il City sound festival (2-30 luglio). Il Comune ha promesso di riempire l'Arena di concerti, comunque.

La capitale non starà a guardare: ben 300mila persone assisteranno a PostePay Rock in Roma (28 concerti dal 7 giugno al 2 agosto). Star di prima grandezza (dai Radiohead ai Simple minds) daranno lustro alla kermesse organizzata dalla The Base con il supporto di Poste italiane in collaborazione con Visa. In 90mila sono attesi invece a Cagliari, sulla spiaggia del Poetto, per Mondo Ichnusa (Negrita, Francesco Renga, Litfiba e Simone Cristicchi il 20 e 21 luglio).

Mentre la magia dei luoghi dà impulso ai concerti, questi fanno da volàno al turismo. Claudio Trotta ci crede da sempre: in 35 anni ha scelto spazi storici e artistici per ambientare la "sua" musica. «Ma gli italiani non sono sempre disposti a macinare chilometri per assistere ai concerti – dice – per questo è necessario il coinvolgimento di enti locali e operatori». Questa alchimia funziona bene al Festival 10 Giorni Suonati al Castello Sforzesco di Vigevano, passato dai 10mila spettatori del 2010 a 20mila del 2011 e all'aspettativa di 30mila per quest'anno (dal 13 giugno al 24 luglio), grazie al richiamo di Ben Harper e Lenny Kravitz. Kravitz sarà la star (il 16 luglio) anche del ben organizzato Aosta Sound Fest: la Regione ha offerto contributi per calmierare i prezzi, limando il costo del biglietto a 25 euro, contro i 40 euro di Roma.

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