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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 13:08.

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Tanti micro-eventi contribuiscono a trainare il turismo nel Sud Italia. Ma una più adeguata pianificazione temporale potrebbe consentire di centrare risultati migliori e di garantire continuità. «Gli eventi si sono affermati negli ultimi anni come forti attrattori, ma non tutti e non sempre riescono a centrare l'obiettivo di stimolare il turismo – spiega Franco Iseppi, presidente del Touring club italiano –.

Sicuramente la qualità degli eventi è un dato importante, ma anche la loro pianificazione va considerata strategicamente rispetto al palinsesto della destinazione: a fronte di un prodotto come il turismo balneare, per esempio, il Cous Cous Festival di San Vito Lo Capo in provincia di Trapani riesce a generare mediamente oltre 200mila visitatori nell'ultima settimana di settembre, diventando uno strumento efficace per allungare la stagione».

Altro elemento da considerare è la durata degli eventi che, secondo Iseppi, dovrebbe spingere i turisti a fermarsi almeno una notte disincentivando la visita mordi e fuggi. Infine, la location: «Più gli eventi riescono a integrarsi con il territorio più sarà possibile distribuire gli effetti positivi». Il prerequisito è di carattere strutturale, ed è quello che in qualche modo sta penalizzando soprattutto il Sud. «Vista la durata limitata delle manifestazioni, l'inefficienza dei collegamenti è l'ostacolo principale a far diventare un evento motivazione di viaggio» chiude Iseppi.

Punta il dito sulla continuità il presidente di Isnart (l'Istituto nazionale di ricerche turistiche), Maurizio Maddaloni: «L'obiettivo da centrare – dice – è rendere la località prescelta un attrattore permanente di turismo». Dalle rilevazioni dell'Isnart emerge che la partecipazione delle imprese ricettive agli eventi realizzati sul territorio è ancora affidata alla buona volontà dei singoli e una maggiore adesione si verifica nei centri minori rispetto a località balneari, termali o alle città. Per il 44% delle strutture ricettive i benefici si traducono in un aumento di clientela, ma le imprese del Centro-Sud traggono meno vantaggi rispetto a quelle del Nord.

Lo straniero che decide di visitare Roma per i suoi musei abbina al soggiorno una tappa al Festival del Tango o il concerto all'Auditorium, l'opera alle Terme di Caracalla, piuttosto che la partecipazione alla notte bianca. Motivazioni che per Roberto Grossi, presidente di Federculture, valgono anche per le località minori. «Riuscirà a valorizzare meglio questa carta – commenta Grossi – chi lavorerà su tre condizioni: regioni ed enti pubblici devono elaborare dei piani di turismo sostenibile con bandi e finanziamenti per sostenere itinerari tematici ed eventi; si devono mettere in campo dei soggetti gestori solidi e in grado di garantire qualità e infine puntare sulla fidelizzazione con una pianificazione stabile nel tempo».

Per Renzo Iorio, presidente di Federturismo, è miope leggere l'esito di un evento soltanto in relazione al numero di presenze: «L'America's Cup ha fatto bene a Napoli al di lù dei numeri pur elevati: le foto del lungomare Caracciolo con le barche e la folla sono servite a scrollarsi di dosso l'immagine di città piena di spazzatura».

Sempre in Campania, una «migliore pratica» è costituita da Ravello. La perla della costiera amalfitana ha individuato nella primavera e nell'autunno le stagioni per proporre i concerti nei giardini e nelle stanze di Villa Rufolo. Intanto sui mercati esteri stanno prendendo piede anche rassegne in località considerate finora secondarie. Un esempio? Il Palio dei Normanni di Piazza Armerina (12-14 agosto) o ancora la Notte della Taranta (25 agosto), un festival europeo dedicato alla musica tradizionale che attira ogni anno oltre 400mila spettatori e che ha come sfondo il convento degli Agostiniani a Melpignano, in provincia di Lecce. E poi c'è l'ormai noto Giffoni Film Festival in programma dal 14 al 24 luglio, con la sua specializzazione nel cinema per ragazzi ha saputo attrarre centinaia di migliaia di visitatori, ha creato un centro di produzione che lavora tutto l'anno in un'area priva della presenza di chiese o musei.

La Sicilia si segnala per i progetti legati ai grandi eventi, tra cui il palinsesto di concerti estivi al teatro greco di Taormina o il Film Fest (23-28 giugno). Ma anche per eventi legati al golf: in provincia di Ragusa, dal 23 al 25 giugno si terrà una delle 13 tappe dell'edizione 2012 di Golfindustria.

In tema di località minori, Grossi segnala l'originalità dell'iniziativa itinerante dei Teatri di Pietra, che tocca siti archeologici, monumenti e ville in 4-5 regioni del Centro-Sud e cita come esempio positivo quello della Sardegna, che ha messo a bando per il 2012 un contributo di 6,7 milioni per realizzare eventi e animare aree artistiche e storiche.

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