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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2012 alle ore 11:10.

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Andare dal parrucchiere e vedere al pc, prima del taglio, come cambierà il volto. È già possibile in cinque regioni, dove è cominciata la vendita del software di augmented reality della Seac02 di Torino. «Il lancio sta dando risultati eccellenti – dice l'ad, Andrea Carignano –. Ci aspettiamo almeno 600 licenze quest'anno, a regime 200 al mese». Nei negozi, aggiunge, arriverà anche il software che permette di pre-visualizzare un make-up.

Con il software di realtà virtuale della società Regola di Torino, invece, è possibile elevare la conoscenza del montaggio e dello smontaggio di impianti e macchine tramite informazioni direttamente sovraimposte sugli oggetti reali. E dire che l'impresa, come spiega il presidente Bruno Belliero, è specializzata in Italia nella gestione con soluzioni informatiche della teleconsultazione di immagini e filmati e delle attività delle centrali operative del 118. Sistema che ora quattro nazioni straniere vorrebbero importare.

Il mercato Ict non ha confini, come dimostra la C System di Strambino, nei pressi di Ivrea: con un'apposita app, dice il titolare, Primo Nora, «consentiamo al viticoltore, o al centro servizi incaricato, di registrare su iPhone le operazioni eseguite in vigneto, i trattamenti effettuati con l'impiego di fitofarmaci o fertilizzanti e le eventuali analisi di laboratorio effettuate». Ed è stata una intuizione felice anche quella che nel 2009, negli uffici di Microsoft, ha colto Daniele Romeo, Ceo della torinese Mediaki nello scoprire le potenzialità del codice a barre a due dimensioni per aumentare la realtà di notizie pubblicate su riviste o per proporre informazioni online ai turisti che puntano con uno smartphone, dotato di apposita app, monumenti, palazzi, teatri, piazze.

Boutique dell'innovazione è, invece, la definizione che Michele Visciola dà all'azienda di cui è alla guida (Experientia) con altri tre partner; un'impresa torinese che fa «della conoscenza dei comportamenti e degli adattamenti umani» la sua forza nel mettersi al servizio di un'ampia gamma di imprese industriali. La fama di Experientia è internazionale: è nel team che ha vinto la realizzazione a Helsinki di un intero quartiere a basse emissioni di carbonio. L'anno scorso, Visciola ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Premio nazionale per l'innovazione nei servizi.

Queste cinque imprese figurano tra le 80 eccellenze aderenti al progetto Think up della Cdc di Torino, gestito dal Centro estero piemontese (Ceip), nato per aiutarle a collocarsi sui mercati stranieri. Tutte insieme fatturano circa 300 milioni e impiegano 5mila persone. Una parte importante dell'Ict piemontese, che vede dominare un colosso pubblico come il Csi, che la Regione sta pensando di riorganizzare.

Altri casi d'eccellenza? Ce ne sono: basta cercarli. Non si va fuori da Torino se si vuole misurare l'impatto economico di qualsiasi investimento pubblico o privato su un territorio. Il software web based, unico nel suo genere in Europa, è firmato dalla Step guidata da Giuseppe Russo. Ultima elaborazione, la stima dell'impatto dello scudetto della Juventus di quest'anno, valutato in 60 milioni; pari a 15-16 milioni, invece, quello generato dal passaggio del Torino dalla B alla serie A, con un valore aggiunto di 38 milioni per il territorio e 153 posti di lavoro. I calcoli sono stati effettuati con il misuratore Regolo della Step, offerto in abbonamento via Internet: algoritmi made in Italy per elaborare strategie territoriali ad elevato valore aggiunto.

Intanto, si rinnova il Tosm (Torino software & system meeting): non più un appuntamento fisso in autunno ma una due giorni (28 e 29 giugno) per fare incontrare imprese anche degli altri settori (compresi gli enti pubblici) e sviluppare l'agenda digitale. Previsti eventi B2B per i singoli comparti, almeno quattro nell'anno, come spiega il presidente della sezione Ict dell'Unione industriale di Torino, Rinaldo Ocleppo, leader di Dylog, colosso del settore (l'ad Brunella Malvicino è stata recentemente nominata cavaliere del lavoro). Al convegno del 28 giugno parteciperà anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «Dovevamo rendere più dinamico questo appuntamento e così ci riusciremo», spiega Ocleppo. Se lo merita, Torino. Una città che non è solo Fiat: che è anche il cuore di un settore che in Piemonte conta, a seconda delle fonti, tra le 8mila e le oltre 10mila imprese, con un export 2011 pari a 579,6 milioni, in crescita dell'8,2% sul 2010.

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