Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 06:56.

My24
Nella foto Pitti Filati, che si terrà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 3 al 6 luglioNella foto Pitti Filati, che si terrà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 3 al 6 luglio

L'autunno porterà a Bologna un Cersaie da tutto esaurito e un Eima per il quale, vista la forte domanda, non basteranno gli spazi esistenti. Ci sono, insomma, ancora manifestazioni fortunate, ma, in generale, il conto economico dei singoli eventi peggiora: «Occorre investire molto e tenere basse le tariffe», dice, da un altro quartiere fierstico, Lorenzo Cagnoni, presidente di RiminiFiera. Tariffe che, infatti, negli ultimi anni, non sono state ritoccate.
Nella lotta serrata tra quartieri ci si affida sempre più a "sgambetti" e sconti. Si pensi al "Saie 3" – ultimo capitolo della sfida tra Bologna e Milano nell'edilizia – che sarà diretto da Lucia Alberghini, figlia di Giulio Cesare oggi ad del Made meneghino e che, secondo l'annuncio del patron dell'evento, Claudio Sabatini, proporrà alle imprese ribassi del 32% rispetto a Milano e del 66% a chi parteciperà anche al Saie di ottobre. Il Saie 3 – che si terrà a fine febbraio, pochi giorni prima del Cosmoprof, che nel 2013 rimetterà al centro la sua vocazione B2B – è uno dei segnali della ritrovata verve di Bologna: quest'anno, per la prima volta in dieci anni, la proposta di un dividendo; il rinnovo dei contratti di tutti i "gioielli" fino al 2015, e in alcuni casi anche oltre; la scommessa (con Smartcity ed Expopixel) sui settori ad alto valore tecnologico; un piano industriale che porterà nuovi servizi e prodotti e un quartiere più moderno. «Nel primo triennio – spiega il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – investiremo 40 milioni, tutti autofinanziati, per migliorare gli ingressi della fiera e sviluppare i servizi e l'attività di organizzazione di eventi. A tal fine, prevediamo l'assunzione di giovani creativi. Successivamente realizzeremo uno o due nuovi padiglioni polifunzionali».

La necessità di reinventarsi è un obbligo per tutti, in primis per Rimini – pronta a mettere in pista, quest'autunno, big quali Ttg Incontri, Sia Guest ed Ecomondo – che a livello di gruppo, ha chiuso un 2011 in diminuzione nel fatturato (-9,3% sul 2009) e nel Mol (-26,6%). «Sono confronti con un'altra geologica – afferma Cagnoni – Oggi dobbiamo resistere alla crisi e prepararci al futuro. Negli anni scorsi abbiamo fatto grandi investimenti (300 milioni per il nuovo quartiere e 117 milioni per il palacongressi) e dobbiamo spesare ammortamenti importanti; oggi, stando sempre attenti al conto economico, dobbiamo innovare format e servizi, per essere più competitivi. I primi risultati sono confortanti, visto che abbiamo rimesso sul giusto binario alcuni eventi».
Positivo, invece, il 2011 di Fiere di Parma, che è tornata in utile dopo 8 anni, incrementando fatturato ed Ebitda. «Un risultato dovuto a CibusTech, trainato anche dal convegno mondiale delle aziende lattiero-casearie – spiega il presidente Franco Boni – e dal Salone del camper». Un risultato dovuto anche agli investimenti, 60 milioni in quattro anni, e all'abbattimento dei costi generali. Il 2012 dovrebbe proseguire il trend.

Anche Firenze prova a cambiare pelle, dopo un 2011 con un calo di fatturato (-19,4% sul 2009) e perdite per 880mila euro. «I ricavi diminuiscono da quasi un lustro. Quest'anno i primi cinque mesi (+17%) ci fanno sperare in una crescita dei ricavi e nel contenimento delle perdite attorno ai 250mila euro», dice il presidente Antonio Brotini. L'appuntamento con il pareggio è fissato per il 2013 ed è legato ai nuovi investimenti sulla struttura (un aumento di capitale, da 15 milioni, sarà votato entro l'anno) e all'incremento degli eventi organizzati direttamente. Alla Fortezza da Basso Pitti Immagine ha chiuso da poco le edizioni dedicate a Uomo e Bimbo: «Ci siamo confermati fiera di riferimento nel settore – afferma Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine – portando espositori di alto profilo e ottenendo un ottimo riscontro tra i buyer, soprattutto quelli provenienti dai paesi esteri più dinamici; in Italia invece stiamo assistendo a forti cambiamenti nel sistema distributivo. Sta andando bene anche Pitti Filati, grazie ai progressi della maglieria made in Italy».

Cresce anche la versione online di Pitti Immagine, curata dalla società Fiera digitale, attraverso cui buyer selezionati possono continuare gli acquisti dai 1.400 stand (1.100 nel 2011) durante l'anno.
Roma, che nel 2011 ha registrato ricavi in calo (-20%) e perdite per 5 milioni, quest'anno punta al pareggio. «Fatti gli investimenti sulla struttura – spiega il presidente Mauro Mannocchi – ora dobbiamo mettere in pista manifestazioni che abbiano conti economici significativi. Non sarà facile, anche per la complessa struttura societaria. Ma presenteremo entro settembre un piano industriale, che punterà su acquisizioni e start-up. L'obiettivo non è competere con Milano o Bologna, ma avere conti in regola; e in prospettiva provare a fare di Roma un punto di riferimento per l'area mediterranea».
Intanto, procede l'entrata della Fiera nei capitali di Eurocongressi, società che gestirà il congressuale della capitale all'Eur e presso la "Nuvola" firmata Fuksas. Comincia a ottenere riscontri anche la Fiera delle Marche, Spa costituita a fine 2011 dalla Camera di commercio pesarese e da un socio privato, Mario Formica, oggi al 47%, ma destinato a salire al 70% nel 2014. «È la prima volta in Italia – spiega Alberto Drudi, presidente della Cdc di Pesaro e Urbino – che viene creata un'unica fiera regionale con un forte ruolo del privato. Siamo ancora una start-up, ma abbiamo grandi novità per il 2013, che vedrà anche il ritorno, a Pesaro, del Salone del mobile».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.