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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2012 alle ore 16:25.

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Le cose vanno bene. Le cose vanno male. Le cose sono cambiate. E non solo nei rapporti economici. Dopo le cinque del pomeriggio, per coltivare i campi gli operai prossimi alla pensione tengono addosso la tuta della VM. È una eredità dell'antica metalmezzadria. Se una volta era per orgoglio, magari oggi è per semplice abitudine. I piccoli imprenditori non si trovano più al ristorante dell'hotel Europa, di proprietà della famiglia Martelli fondatrice della VM, per commentare l'ultima idea in fatto di essicazione della pasta venuta in mente a Augusto Fava (un idraulico autodidatta) e il genio commerciale del Lamborghini («ve lo ricordate quando alla Fiera di Verona entrò con due stangone sui paraurti del trattore ultimo modello?»), ma è più facile che si incontrino ai check-in degli aeroporti internazionali. Può essere meno divertente. Ma altrettanto esaltante. Semplicemente è diverso. Dalla Via Emilia alla Via della Cina, per esempio. Fra Cento e Shenzhen si divide Andrea Ferioli, il figlio quarantenne del vecchio Vilmo che, con una serie di soci industriali ha creato la Itt, Italian Technology Transfer, una piccola società di progettazione e di ingegneria che si occupa di componentistica per le due ruote. «Stare nella Silicon Valley cinese è molto interessante. – dice Andrea, che il titolo di ingegnere l'ha preso sui banchi a Bologna – Certo in confronto a vent'anni fa la geografia è cambiata. E, noi, sulle nuove mappe ci ritroviamo più ai margini. È più dura? Sì, è più dura. Che dobbiamo fare? Disperarci? Ma no, dai. Da qualche parte, ci sarà sempre qualcuno che ha bisogno di un pezzo o di un prodotto meccanico. E, noi, a Cento, sappiamo come si fa».

IL RATING DEL SOLE
Il punteggio
Attraverso una griglia di 12 variabili ciascun distretto è definito nei suoi punti di forza
e di debolezza. Nel caso della meccanica di Cento, spiccano produttività, innovazione e occupazione. Insufficiente l'attrattività. IL GIUDIZIO
-
PUNTI DI FORZA
- 1
PRODUTTIVITÀ

L'inserimento nelle catene del valore internazionale ha prodotto non solo una selezione delle imprese centesi non efficienti, ma pure un deciso incremento della produttività delle aziende che sono riuscite a collegarsi direttamente con i mercati internazionali. Più macchine e meno persone. Meno operai e più tecnici. Con prodotti che costano meno rispetto agli standard tedeschi e che contengono un valore almeno uguale. ALTA

- 2
INNOVAZIONE

Alcuni prodotti motoristici della VM, il gruppo più grande e strutturato, sono benchmark di mercato. Ma l'innovazione (non solo di processo) è uno degli elementi più diffusi nell'intero sistema locale centese, dove anche le imprese di minori dimensioni si dedicano all'innovazione di prodotto. A Cento coesistono l'innovazione formalizzata della grande impresa e quella diffusa, informale, delle Pmi. BUONA

- 3
OCCUPAZIONE

Come molti territori, negli ultimi anni anche il Centese ha sperimentato il ricorso a strumenti di gestione straordinaria delle crisi aziendali, come la cassa integrazione e la mobilità. Nonostante questo, molti operai e tecnici hanno trovato una rapida ricollocazione nel vicino Bolognese, grazie alle loro competenze. Intanto, fra gli imprenditori e fra i manager centesi si è assistita all'evoluzione della specie: dai tecnici agli ingegneri. DISCRETA

PUNTI DI DEBOLEZZA
- 1
CAPACITÀ DI FARE RETE

Le piccole e le medie imprese del Centese sperimentano le alleanze. Alcune ricorrono anche allo strumento giuridico della rete. Nonostante questo, però, la globalizzazione ha provocato un allentamento, se non uno sfilacciamento, dell'integrazione del tessuto imprenditoriale. Resta il capitale sociale di fondo e la coesione della comunità, ma cresce la tendenza (per i singoli imprenditori) di procedere in solitudine sui mercati aperti. BASSA

- 2
CAPACITÀ COMMERCIALE

Le aziende centesi hanno sempre avuto una buona tradizione commerciale. Naturalmente questa caratteristica storica ora deve confrontarsi con le nuove sfide della globalizzazione, che costringe le imprese della meccanica a modificare le proprie strategie, che per quarant'anni (fino ai primi anni Novanta) sono state incentrate prettamente sulla fornitura della filiera meccanica italiana. SCARSA

- 3
ATTRATTIVITÀ

Non c'è una specificità negativa centese. Ma questo snodo strategico della meccanica italiana non può non soffrire gli handicap di un Sistema Paese che, in virtù dell'alta tassazione, della burocrazia, del costo dell'energia e dell'inefficienza delle infrastrutture, non riesce proprio ad attirare i capitali stranieri. E, così, le politiche industriali nazionali e le politiche di sviluppo locale sono spesso un'arma spuntata. INSUFFICIENTE

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