Il porfido trentino a nozze con il design

BUONA
-
2
CAPACITÀ COMMERCIALE
Il distretto non vende più un prodotto, come negli anni Ottanta, ma un progetto, un concept, un'idea. Lavora con i più grandi architetti mondiali, con studi e università prestigiose e propone non più solo il pavimento, ma la scala, il piano cucina, la hall dell'albergo o del museo.
IL GIUDIZIO
-DISCRETA
-
3
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Le aziende si sono innovate, hanno modificato l'approccio del personale – più qualificato –, hanno inventato macchinari ad acqua per il taglio del materiale, altri per modellare la pietra, altri ancora per economizzare e salvaguardare l'estrazione.
Il punteggio
Attraverso una griglia di 14 variabili ciascun distretto è definito nei suoi punti di forza e di debolezza. La Valle di Cembra resiste grazie alla capacità di filiera, alla trasformazione commerciale e all'innovazione tecnologica. Dimensione delle imprese e concorrenza i limiti.

PUNTI DI DEBOLEZZA
1
CONCORRENZA
Il mercato globalizzato ha "rimpicciolito" la nicchia trentina, che si è vista crescere il business di prodotti simili provenienti da Cina, India e America. Ma si tratta di una concorrenza di qualità inferiore e questo permette ancora un buon margine al prodotto della Val di Cembra.
BASSA
-
2
MERCATO DOMESTICO
Quello che si è fermato quasi completamente e che sembra non riprendersi più a ritmi accettabili è il mercato interno, penalizzato dalla crisi e dal concatenarsi dei mancati pagamenti da parte di enti pubblici, strutture private e cantieri edili.
SCARSA
-
3
DIMENSIONI D'IMPRESA
Il vero nemico da combattere in questo decennio. Le aziende del settore lapideo sono troppo piccole per garantire una produttività sostenuta a lungo termine. Devono aumentare la loro dimensione con aggregazioni, acquisizioni, progetti di rete comuni.
INSUFFICIENTE
-

©RIPRODUZIONE RISERVATA