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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2012 alle ore 08:10.

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ATTRATTIVITÀ
La Valle Trompia resta ancora oggi una comunità chiusa, con infrastrutture materiali (in particolare le reti d'accesso stradale) ed immateriali (i produttori hanno individuato nella mancanza di una connessione internet veloce uno dei limiti alla competitività) deficitarie. Un parziale isolamento che non ha incoraggiato in questi anni l'insediamento di imprese dall'esterno
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I MAESTRI INCISORI
Il bulino e le altre tecniche

Il bulino è un sottile scalpello con punta in acciaio, utilizzato per particolari incisioni. Nel distretto di Gardone esistono ancora artigiani incisori che con questa tecnica impreziosiscono i calci dei fucili con scene di caccia o con altre raffigurazioni personalizzate (esistono anche armi sulle quali sono state replicati, per esempio, gli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina). L'arte dell'incisione sulle armi nasce con le armi stesse, ma è solo nell'Ottocento che si definisce un vero e proprio boom della decorazione di fucili e pistole. Nel secondo dopoguerra che si concretizza l'affermazione dei maestri bresciani attraverso l'uso del bulino, che permette, attraverso micro linee e punti, di ottenere precisione assoluta ottenendo varie tonalità di chiaroscuri. Oltre al bulino i maestri incisori bresciani utilizzano anche altri metodi, come per esempio il cosiddetto «rimesso in oro» (o agemina, dal latino ad gemina metalla, cioè a doppio metallo: in estrema sintesi si tratta di un piccolo «scavo» riempito con del filo d'oro), oppure il martelletto e punta, usati per il bassorilievo.

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