Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2012 alle ore 08:55.

My24
La fabbrica. Interno dello stabilimento di Alenia Aermacchi a Pomigliano d'Arco dove viene realizzata una parte della produzione della fusoliera del Boeing 787 (Imagoeconomica)La fabbrica. Interno dello stabilimento di Alenia Aermacchi a Pomigliano d'Arco dove viene realizzata una parte della produzione della fusoliera del Boeing 787 (Imagoeconomica)

Se n'è parlato molto, l'attesa è stata lunga, ma alla fine si è arrivati a un punto di svolta: lo scorso 14 settembre il Bollettino ufficiale della Regione Campania ha pubblicato i bandi che "aprono le danze" per i nuovi contratti di programma di aerospazio e automotive. In palio ci sono fondi europei per complessivi 150 milioni (di cui 140 a valere sul Por Fesr 2007-2013) equamente distribuiti tra i due settori strategici dell'economia regionale.

Il senso è stimolare il "potenziamento innovativo" e l'"evoluzione innovativa" delle due filiere settoriali, secondo i disciplinari regionali delle Attività produttive e di ricerca, sviluppo e innovazione. Sul primo fronte, la Regione chiede ai soggetti interessati una "strategia di filiera". Chi si candida può stipulare accordi di collegamento con altre proposte di contratto che prevedono, nel complesso, il coinvolgimento di aziende di piccola e media dimensione in un'ottica di rete allargata. Il tutto per favorirne uno sviluppo innovativo. Chi invece intende rispondere alla domanda di evoluzione innovativa, oltre a una strategia di filiera, dovrà anche presentare accordi di collaborazione effettiva con organismi di ricerca nell'ambito di specifici programmi di investimento. Un occhio di riguardo la Regione sembra darlo alla tempistica, particolare non di poco conto dati i tempi procedurali biblici dei precedenti contratti di programma (quasi sempre per lungaggini burocratiche). Gli interessati, entro il 29 ottobre, dovranno iscriversi alla sezione del sito web della Regione dedicata all'iniziativa. Dal 15 novembre al 14 dicembre potranno presentare le loro proposte ma – cosa ancora più importante - i progetti dovranno risultare cantierabili entro 30 giorni dalla comunicazione della data di inizio dell'istruttoria di valutazione. In caso contrario la Regione non avrà facoltà di recepirli.

L'idea di fondo è dare slancio a due settori che sul territorio campano vantano una storia importante e numeri di tutto rispetto. A guardare l'aerospazio, per esempio, la Campania, secondo le stime dell'Osservatorio Srm Intesa Sanpaolo, è la seconda regione d'Italia dietro la Lombardia per fatturato (quest'anno si stima un volume di 1,6 miliardi) e la prima per numero di dipendenti: ben 8.404 questi ultimi, contro gli 8.217 della Lombardia. La Campania, da sola, esprime una quota di mercato del 22%, giusto di due punti percentuali inferiore alla prima della classe. Anche in materia di automotive la leadership meridionale di fatturato spetta alla Campania che, a fine 2012, dovrebbe muovere intorno ai 5 miliardi, ossia il 9,3% della complessiva performance nazionale. Tre le aziende portanti del comparto, 102 quelle dell'indotto, per un totale di quasi 17mila addetti.

Grandi i settori oggetto dell'intervento, grandi le aspettative del mondo imprenditoriale. «L'iniziativa promossa dalla Regione - commenta Paolo Scudieri, presidente del gruppo automotive Adler, già protagonista di un contratto di programma - non può che suscitare l'apprezzamento unanime del mondo produttivo che può tirare il fiato e investire in innovazione, aggiornando i macchinari, gli impianti, formando il proprio personale al fine di prepararlo a rispondere alle nuove e mutate esigenze tecnologiche produttive». Nelle sue parole, non manca un monito: «Un ulteriore, piccolo sforzo - dice Scudieri - sui temi della burocrazia e dei costi energetici, ancora poco competitivi, potrebbe portare la Campania a conquistare la leadership dell'attrattività, con i conseguenti, importanti benefici che deriverebbero dalla linfa vitale rappresentata dagli investimenti».

Gigi Iavarone, presidente del consorzio di imprese aerospaziali Sam: «Le risorse sono sempre importanti. E 150 milioni messi a disposizione dei due settori non sono pochi. Tuttavia – considera – bisognerà stare attenti a non trasformare gli aiuti in ammortizzatori sociali occulti per la grande impresa. Meglio, invece, - conclude - premiare le Pmi con progetti seri di innovazione e piani per diversificare il portafoglio clienti».

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.