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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2012 alle ore 08:20.

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Fiera Ambiente 2012 a FrancoforteFiera Ambiente 2012 a Francoforte

Una piattaforma, qualunque essa sia, per accompagnare le imprese italiane nel difficile percorso dell'internazionalizzazione. Ormai si va consolidando la percezione che le fiere siano realmente uno dei grandi strumenti di politica industriale e d'internazionalizzazione. E, del resto, secondo i dati dell'Associazione degli enti fieristici, dalle fiere svolte in Italia passerebbe il 10% dell'export nazionale. Un dato che cresce se si considerano anche le manifestazioni svolte all'estero e quelle legate allo sviluppo internazionale dei quartieri italiani.

«L'affermarsi della globalizzazione – osserva Paolo Lombardi, consulente fieristico con un passato nelle associazioni industriali – ha cambiato in modo drastico il quadro competitivo: insieme all'apertura dei mercati è aumentata l'offerta da parte delle Pmi, in precedenza escluse dagli scambi in alcune aree.

Tuttavia la riforma dell'articolo Quinto della Costituzione delegando alle Regioni la materia ha creato almeno una conseguenza: le missioni all'estero decise a livello locale rimangono senza coordinamento di sistema». A volte un ruolo guida lo assumono le associazioni di produttori. Per Federalimentare «è strategico – osserva il dg Daniele Rossi – supportare le aziende alle fiere di riferimento nel mondo per implementare relazioni di lungo periodo che poi culminano nel Cibus di Parma. Detto questo, riconosciamo all'ex Ice il compito esclusivo di assistenza strategica e operativa alle nostre imprese all'estero e di promozione collettiva delle relazioni commerciali».

E le aziende? «Siamo assidui espositori nelle fiere – sottolinea Luca Ruffini, ad del pastificio Delverde – con l'obiettivo di rafforzare i rapporti e intercettare nuovi buyer. E del resto i buyer internazionali arrivano perché in un luogo preciso trovano tutte le novità. E noi li coinvolgiamo ulteriormente organizzando post-eventi fiera». Delverde è appena rientrata dal Sial di Parigi, ma non manca al Cibus di Parma e ad Anuga di Colonia. È controllata dalla multinazionale argentina Molinos de la Plata ed esporta in 52 paesi il 45% del fatturato (30 milioni).

Il processo d'internazionalizzazione fieristico, come quello delle imprese, è irreversibile: oggi Fiere di Parma collabora efficacemente con Messe Frankfurt, organizzatrice della manifestazione annuale Sps Ipc Drives Italia (tecnologie per l'automazione elettrica), mettendo a disposizione il nuovo quartiere fieristico all'insegna della sostenibilità. L'edizione 2013 di Sps Italia si profila già in crescita del 60%, come spazi espositivi, rispetto a quella svoltasi a maggio con grande successo: un risultato in controtendenza rispetto al mercato fieristico nazionale, dovuto al dialogo costante e produttivo con le imprese espositrici.

Fiere di Parma, poi, collabora anche con Koelnmesse per Anuga, a più grande kermesse alimentare che si svolge a Colonia. Anche Fiera Verona, Bologna Fiere, Fiera Milano e Rimini Fiera replicano all'estero (con i dovuti correttivi) i loro eventi italiani. Per esempio, gli eventi milanesi Macef e Tuttofood-Host vengono "duplicati" a Mosca, in India e Brasile; i saloni bolognesi Cosmoprof e Cersaie vanno in scena a Hong Kong, Shanghai, Las Vegas e Istanbul e il veronese Vinitaly va in tour per otto nazioni insieme a Marmomacc, che all'estero si divide tra Riad e Las Vegas. Di grande successo, in particolare, la presenza estera di Vinitaly, di grande spessore internazionale.

Per Fiere di Parma è prioritario consolidare gli eventi leader in Italia senza però replicarli all'estero, ma riadattandoli alle realtà territoriali. Per esempio, «con Cibus – spiega Antonio Cellie, ad di Fiere di Parma – il nostro lavoro culmina nel momento espositivo, ma nasce e si sviluppa nel supporto delle relazioni di lungo periodo che gli espositori trattengono con i mercati con forme diverse: dagli educational alle visite guidate delle reti distributive all'estero, dall'aggiornamento delle banche dati agli eventi overseas con partner leader».

Oltre al Thaifex by Cibus & Anuga a Bangkok nel 2013 «abbiamo – aggiunge Cellie – un serrato programma di business matching pre-fiera con Prodexpo, Fancy Food, Foodex Japan e stiamo lavorando con Messe Frankfurt su una grande iniziativa dedicata al meccanoalimentare in India per novembre 2013». Una notizia, questa della "esportazione" di CibusTech (la fiera biennale delle tecnologie per l'industria alimentare), che conferma l'amicizia italo-tedesca, con una strategia comune per aprire insieme nuovi mercati, servire meglio nicchie di prodotto un po' trascurate e sviluppare assieme competenze territoriali.

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