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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2012 alle ore 09:19.

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Nonostante acquisizioni importanti e completi rifacimenti strutturali di centrali (Champagne 2 a Villeneuve nell'Alta Valle d'Aosta) la Compagnia valdostana delle acque (100% Finaosta, finanziaria regionale) mette a segno un 2012 positivo, sia per effetto di una produzione superiore al budget, grazie alle favorevoli condizioni meteo, sia per i prezzi fissati dal mercato che, nel 2012, sono stati superiori alle stime.

«Tali effetti – spiega l'ad e presidente Riccardo Trisoldi, con Paolo Giachino ad di Cva Trading – hanno più che controbilanciato l'aumento dei canoni demaniali stabilito a inizio anno dalla Regione, che con un incremento pari a circa il 30% sono passati, per il gruppo da 20 a circa 26 milioni. Il fatturato consolidato del primo semestre 2012 è stato così pari a circa 559 milioni con un utile ante tasse, semestrale, di 64 milioni». Sull'intero anno, l'utile si attesterà a 108 milioni ante tasse, come nel 2011. La posizione finanziaria netta di gruppo, poi, continua ad essere positiva (oltre 100 milioni) nonostante gli esborsi dovuti alle recenti acquisizioni di Deval, Vallenergie e Piansano Energy.

Nata nel 2000, a seguito dell'operazione di acquisizione, da parte della Regione autonoma, dei 26 impianti idroelettrici di Enel presenti sul territorio valdostano, oggi Cva è proprietaria di 30 centrali idroelettriche, che hanno una potenza nominale complessiva pari a 908 mW e producono mediamente ogni anno circa 2.700 gWh di energia pulita. Da tempo la società ha avviato una attenta strategie di diversificazione.

L'ultimo atto di questa road map è l'acquisizione dal Gruppo Hideal Partners del 95% della società Piansano Energy (ex Etruria Energy Srl), titolare di un parco eolico, entrato in esercizio a gennaio 2012, in provincia di Viterbo, caratterizzato da 21 aerogeneratori realizzati dalla Vestas, uno dei principali fornitori di impianti eolici in Europa e nel mondo, con una potenza complessiva di 42 mW e una produzione annua di energia elettrica pari a circa 80 gWh. «Attraverso questa acquisizione – spiega Trisoldi – il Gruppo Cva consolida la sua posizione di produttore di energia da fonti rinnovabili, raggiunta attraverso un piano di investimenti che negli ultimi anni è stato caratterizzato da realizzazioni di impianti non solo idroelettrici, ma anche fotovoltaici e, infine, eolici».

L'iniziativa, infatti, segue la realizzazione dei tre impianti fotovoltaici a terra, a La Tour, Alessandria e Valenza, e si aggiunge alla realizzazione del campo eolico di Saint Denis, in funzione dal mese di giugno. Quanto alla diversificazione, è stato riaperto il dossier sul teleriscaldamento della città di Aosta. Avviato nel 2008, la compagine originaria (Cva, Sea, F.lli Ronc) si era trovata in forte impasse a causa della difficoltà di reperire sul mercato finanziario i 25 milioni necessari per la prima tranche di lavori (su un totale di circa 90). La situazione si è definitivamente sbloccata in seguito all'ingresso, reso noto nei giorni scorsi, nel progetto con quota maggioritaria di Cofely Italia, del gruppo Cofely GdF Suez.La nuova compagine societaria, dunque, sarà pertanto composta da Cofely (51%), Cva 24%, Sea 12,5% e F.lli Ronc 12,5 per cento.

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