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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2012 alle ore 06:44.

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2
INNOVAZIONE
Non è facile innovare (anche nel design)
nel settore degli elettrodomestici. Ma soprattutto i big impegnano in R&S ingenti investimenti con laboratori e ricercatori dedicati. Tra breve Home Lab, il consorzio italiano di ricerca sulla domotica,
dovrebbe rilasciare novità tecnologiche
in fatto di interoperabilità. Può costituire
la base per creare uno standard
della comunicazione tra i progetti.
3
ALLEANZE STRATEGICHE
Unisce i componentisti e i fornitori di servizi ai costruttori: un formidabile fattore di competitività del Fabrianese. Tanto che alcuni fornitori hanno effettuato investimenti per seguire i grandi clienti negli stabilimenti delocalizzati.
Il crollo della Antonio Merloni ha messo a dura prova la coesione e la stabilità del distretto. Ma molti fornitori sono riusciti a conquistare nuovi spazi.
PUNTI DI DEBOLEZZA
1
DIMENSIONE D'IMPRESA
Indesit, Ariston Thermo, Elica sono cresciute all'estero e reggono il confronto. Diverso per i fornitori del distretto, in genere piccole imprese: la crisi sta allargando il gap tra imprese con capacità tecniche e quelle prive di know how. Resiste solo chi ha le dimensioni adeguate per potersi permettere un ufficio tecnico, ricercatori a tempo pieno, investimenti adeguati. Per le altre l'incognita di essere sostituiti con produzioni realizzate in Asia si fa concreta.
2
MERCATO DOMESTICO
La crisi della domanda italiana
e del bacino mediterraneo ha messo
sotto pressione i costruttori italiani di "Bianco". Anche se la diversificazione
a Est o negli altri mercati aiuta
ad allentare la tensione.
Soffrono di più i fornitori di componenti: hanno meno ordini e sono sottoposti
a condizioni contrattuali più stringenti
dai costruttori.
3
PRODUTTIVITÀ
La crisi della domanda ha fatto precipitare anche i margini di profitto. E spesso le aziende si sacrificano per non perdere quote di mercato: sperano in una ripresa a breve del settore. Nel comparto degli elettrodomestici, secondo rilevazioni della Fondazione Aristide Merloni, il risultato operativo medio delle principali imprese del Fabrianese è sceso dal 6,1% del 2010
al 4,4% dell'anno scorso.

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