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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2012 alle ore 15:55.

Una compagine di quattro soci, Victor Vassallo, Fabrizio Ventre, Gianni Potti e Pierluigi Ancillotto, con esperienza nel marketing e nella comunicazione, ha dato vita al nuovo Talent garden di Padova. Si tratta di uno spazio di co-working per start-up e freelance che operano nei settori del digitale, del design, dei media, della comunicazione, ma anche per imprenditori innovativi e investitori in capitale di rischio.
Talent garden (Tag), è affiliato alla rete che fa capo all'omonima società che già gestisce direttamente o in franchising e con altri partner spazi simili: «Con l'apertura della sede a Padova, completiamo la nostra presenza nel Nord Italia che da poco si è arricchita anche della sede milanese che si candida a diventare uno dei principali centri europei ed euro-mediterranei dell'innovazione e dopo le consolidate sedi di Brescia e Bergamo», spiega Davide Dattoli, co-fondatore di Talent garden.
Un recente rapporto, realizzato sotto il patrocinio di Aifi, l'associazione italiana del private equity e del venture capital, indica che il Veneto ha generato il 4% degli investimenti da parte di business angel e seed investor sul totale delle operazioni che si sono registrate in Italia nel 2012 (al pari di Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Sardegna e Campania), e il fenomeno è in crescita decisa. Un esempio viene da Solwa (sintesi di Solar e water), start-up che ha sviluppato un sistema per desalinizzare e potabilizzare l'acqua utilizzando energie rinnovabili. Solwa ha vinto l'edizione 2012 del premio Gaetano Marzotto. L'azienda ha sede legale a Noventa Padovana ed è incubata presso il VegaPark di Venezia. Matteo Marzotto, da poco presidente dell'Associazione che assegna il premio, e Cristiano Seganfreddo che ne è il direttore generale, hanno sottolineato, rispettivamente, come il Premio è «un progetto per il coinvolgimento attivo delle tante energie italiane» e un effettivo «contributo alla creazione di un ecosistema vivo e vero dell'innovazione».
Al Premio Marzotto 2012 hanno collaborato imprenditori, incubatori, università, con, in prima fila, alcune delle colonne portanti del Veneto che innova, come VegaPark e gli incubatori H-Farm di Roncade e M31 di Padova. VegaPark ha un suo incubatore, "VegainCube" che ospita, oltre a Solwa, anche altre 14 start-up, uno spazio di co-working e servizi, anche con la collaborazione della Camera di commercio di Venezia, di Banca Antonveneta e di Microsoft. «Le start-up insediate in VegainCube – dice il dg di Vegapark, Michele Vianello – operano in diversi settori: c'è chi ha sviluppato un portale per la vendita e l'acquisto di impianti industriali usati come Mac Portal, e chi si occupa di energia e di edilizia sostenibile come Mr Energy system e Freebuilding che hanno siglato un accordo di collaborazione per operare in sinergia con il modello di contratto di rete». Tra gli altri progetti che operano nel parco scientifico di Marghera vi sono Antlos, il social network internazionale per la nautica, e Anyt1me che sta lavorando a un software per la gestione degli obiettivi, che si ispira alle dinamiche dei videogiochi. H-Farm, il campus dell'innovazione che si estende nelle campagne di Roncade è una fucina di iniziative. Tra le più recenti, vi è l'annuncio della settima exit industriale che ha visto la vendita di H-umus, che ha sviluppato un sistema per la gestione delle attività commerciali nei punti vendita, al gruppo Team System, colosso italiano del software gestionale e dei servizi per aziende e professionisti. Sempre recentemente, l'incubatore guidato da Riccardo Donadon e Maurizio Rossi ha lanciato il programma di accelerazione intensivo H-Camp e la partnership con il Gobal accleerator network che vede la struttura di Roncade essere la prima italiana a entrare a fare parte di questa organizzazione globale.
A Padova, M31 continua a lanciare start-up e di recente ha vinto il bando per l'aggiudicazione di Villa Duodo di Monselice dove trasferirà la sua sede e le sue start-up (proprio oggi a partire dalle 15,30, open day di inaugurazione) come Adaptica che ha sviluppato un sistema di ottica adattiva, Si14 che sviluppa dispositivi elettronici indossabili e Uquido, che, con il sistema Simon, consente di gestire le code e il flusso di persone. «Stiamo vivendo il momento emozionante di far partire una start-up – dice Ruggero Frezza, padre di M31 – e dobbiamo stare attenti a non sbagliare per dare il massimo del valore alle idee, alle persone e agli investimenti per affermarsi a livello globale».
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