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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2012 alle ore 15:56.

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Gianni PottiGianni Potti

Il terziario del Veneto sta cambiando pelle, aggiornando l'offerta con una robusta iniezione di tecnologie. Lo fanno le imprese di servizi innovativi in senso stretto, ma anche quelle nate con modelli di business più tradizionali. Le prime, in particolare, rappresentano un volàno interessante per l'economia regionale, perché attivano un circolo virtuoso di investimenti a catena lungo tutta la filiera dei fruitori di tecnologie.

Le imprese del terziario innovativo in Veneto riflettono una realtà economica importante: 1.800 imprese di engineering e informatica, marketing, consulenza integrata e telecomunicazioni; oltre 40mila gli addetti. «Ancora nel 2010 – afferma Gianni Potti, presidente di Confindustria Servizi innovativi e tecnologici del Veneto – il settore ha assorbito circa la metà dei nuovi assunti a livello regionale; poi si è assistito a un graduale rallentamento nell'occupazione. Il fatto è che da agosto 2012 la crisi si è fatta sentire». Nella contingenza, il tema delle aggregazioni è centrale. «La ridotte dimensioni delle aziende (il 70% ha meno di 10 dipendenti, ndr) costituiscono – continua Potti – un limite competitivo di rilievo: per accesso al credito, capacità di investimento e di internazionalizzazione». Comunque sia, il "vocabolario" del settore è in costante evoluzione. Per esempio, non si parla più solo di "cloud computing", e cioè di tecnologie che consentono di elaborare dati grazie a risorse in rete; ma anche di "adaptive enterprise", e cioè di un utilizzo efficiente di componenti virtuali: si usa solo ciò di cui si ha bisogno.

È il mestiere del gruppo Infonet Solution, (Padova, 5 milioni di fatturato e 30 dipendenti), che realizza sistemi su misura per garantire l'efficienza di gestione. «Elaboriamo – spiega il direttore generale, Luca Giuman – piattaforme abilitanti per applicazioni; sistemi orientati al cloud computing ma con soluzioni "liquide": l'azienda-utente ha continui margini di personalizzazione». Di qui la realizzazione di un cloud privato per le 15 sedi operative di Etra Spa, multiutility padovana: ora 600 utenti di Etra possono accedere a applicazioni aziendali con qualsiasi device. Di qui la gestione virtualizzata dei sistemi informatici dei 1.200 sportelli del Caaf-Cgil Nordest (che ha sede a Mestre, Venezia): ha consentito un risparmio sui costi di mantenimento e gestione dell'infrastruttura delle società convenzionate, migliorando qualità e sicurezza dei servizi offerti. Sempre nel settore dell'alta tecnologia, ICMoving Channel, Srl vicentina (20 dipendenti, 6 milioni di fatturato): è la prima Outdoor Tv in Hd presente nei principali 6 aeroporti italiani con tecnologie di ultima generazione in ambiente Dooh (digital out of home). «In particolare – spiega l'amministratore unico, Luca Bortolami – abbiamo posizionato, grazie a 1.600 km di fibra ottica, 181 grandi monitor e 4 big screen a Roma Fiumicino, Bergamo Orio al Serio e Milano Linate. Il palinsesto è auto-prodotto per il 30%; per il resto, siamo in co-editing con Sky». Sempre in termini di innovazione, singolare il caso della Rotas Italia Srl di Treviso (80 dipendenti, 10 milioni di fatturato); il core business dell'azienda di etichette è la grafica, ma il punto di forza è la tecnologia.

«Nel settore della logistica, per esempio – afferma il titolare, Francesco Celante – soluzioni con tag Rfid (identificazione a radiofrequenza, ndr) consentono, a distanza, l'immediata tracciabilità dei prodotti, la riduzione dei costi di carico-scarico, l'eliminazione di errori in consegna e una migliore gestione di punti di distribuzione». Quanto al settore industriale, «la Rotas – continua Celante – garantisce la tracciabilità dei prodotti lungo i processi produttivi e gestisce, in modo efficiente, i dati variabili ottimizzando il processo di etichettatura».

Ma la novità riguarda la fruizione delle opere d'arte. «Si pensi – termina il titolare – alla spettacolare mostra sui tesori del Tibet, inaugurata alla Casa dei Carraresi di Treviso il 20 ottobre e aperta sino al 2 giugno 2013. Oltre 300 reperti dal XIV secolo ai tempi nostri. Qui le nostre tecnologie consentono di avere, in tempo reale, informazioni circa l'oggetto d'arte, di interagire con il gruppo di visitatori e di dare e ricevere informazioni video e audio o di servizio. La tecnologia è disponibile su tablet e lo sarà anche su smartphone».

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