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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2013 alle ore 08:16.
L'azienda attende la scadenza dei 45 giorni per il supplemento di Via: ha realizzato un sito internet per informare sul progetto, le sue ricadute (occupazionali, ma anche in termini di benefici fiscali) e nei mesi scorsi ha allestito gazebo informativi per colloquiare con la città, fino alla dura presa di posizione con la quale, alla fine del 2012, ha annunciato una possibile richiesta di danni in caso di "illegittimi ritardi". Non sarebbe il primo caso: nel marzo 2012, a Brindisi, era sfumato il progetto di British gas, un investimento da 800 milioni e mille posti di lavoro segnato da errori e mancate autorizzazioni, fino al passo indietro degli investitori. E a Gioia Tauro la norma inserita nel decreto sviluppo – secondo il quale l'autorizzazione ministeriale costituisce titolo per il rilascio della concessione demaniale e l'applicazione del principio del silenzio assenso – viene definita dal Prc di Reggio Calabria «una polpetta avvelenata e una singolare accelerazione per la realizzazione del rigassificatore di San Ferdinando».
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Il rigassificatore di Trieste-Zaule
Tutti i numeri del progetto promosso dal Gas Natural
INVESTIMENTO
La costruzione del rigassificatore prevede un investimento a capitale privato di 500 milioni. Il progetto prevede la costruzione in tre anni di un terminale per la rigassificazione del gas naturale liquefatto, da immettere poi nella rete nazionale tramite gasdotto Zaule Villesse
500 milioni
PROCEDURA
L'istanza di avvio del procedimento autorizzativo previsto per l'impianto è stata presentata al ministero delle Attività produttive il 1. luglio 2004. Nel marzo 2006 è iniziata la procedura di Via, e nel luglio 2009 è arrivato il parere favorevole
2004
CARATTERISTICHE
Il progetto on shore ha la capacità di 8 miliardi di metri cubi all'anno. La strutturà nei piani disporrà di due serbatoi criogenici di 140mila metri cubi ciascuno. Previsto anche un pontile per l'attracco di metaniere di capacità compresa fra 70 a 145mila metri cubi
8 miliardi
RICADUTE
Secondo gli studi di Gas Natural nella fase di costruzione si produrrebbe un incremento di occupazione di 1.500 lavoratori, di cui circa 800 nelle costruzioni, 470 nel manifatturiero, 230 nei servizi. A regime l'impianto impiegherà 70-80 addetti, più 300-400 nell'indotto
1.500
