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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2013 alle ore 21:06.

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La crisi si avverte anche, inevitabilmente, nel mondo fieristico. Nemmeno per Fiera Milano il 2012 è stato un anno semplice; nonostante questo sarà rispettato l'impegno preso un anno fa di arrivare a 20 milioni di margine operativo lordo. Nei primi nove mesi il mol si era attestato a 23,3 milioni, e probabilmente il dato verrà grosso modo confermato nel calcolo di fine anno.

Il bilancio consuntivo 2012 verrà presentato il 12 marzo al cda e poi approvato in aprile. Altro impegno che dovrebbe essere rispettato è la programmata vendita di spazi per 1,8 milioni di metri quadrati. Ovviamente, un calo c'è stato: solo nel 2011 il mol era a quota 30,9 milioni, con un fatturato di 278 milioni, in crescita netta rispetto al 2010. Il 2011 era stato un anno particolarmente positivo grazie alla politica di contenimento costi, oltre che alle manifestazioni internazionali.

Nel 2013 entrambi i processi dovranno proseguire per dare una maggiore stabilità alla situazione finanziaria. L'estero è visto come uno dei maggiori punti di forza: «Mentre le attività in Italia risentono della prolungata fase recessiva, quelle sviluppate all'estero continuano a dare risultati soddisfacenti, a riprova della bontà della decisione di accelerare l'internazionalizzazione di Fiera Milano», dice l'ad, Enrico Pazzali. Più nel dettaglio, ecco le iniziative per il 2013. Le principali novità sono Fiera Milano Solarexpo - una delle maggiori fiere al mondo per il fotovoltaico e le rinnovabili, che si è trasferita da Verona fiere - e Made in Steel, mostra dedicata al comparto siderurgico che si è trasferita da Brescia e segna l'ingresso di Fiera Milano in un settore economico strategico, in cui era assente.

Altro appuntamento nuovo, questa volta nella filiera moda, è Super, nuovo salone di Pitti Immagine e Fiera Milano dedicato agli accessori e al prêt-a-porter donna. In ottobre debutterà, inoltre, Mecha-Tronika, fiera della meccatronica e sistemi di controllo e automazione; in novembre prima edizione anche di Fruitech Innovation, tecnologie di processing, packaging e logistica per la filiera ortofrutticola e di MyMusicShow.

Rimangono poi i punti di forza. Particolare attenzione è dedicata a Tuttofood, la mostra dell'alimentare che terrà in maggio la quarta edizione e che si candida a divenire - anche nella prospettiva dell'Expo 2015 sul tema delle colture nel mondo e dell'alimentazione dei popoli - l'evento fieristico leader in Italia. Il 15 gennaio l'Associazione confindustriale delle carni e dei salumi Assica ha ufficializzato la propri adesione alla manifestazione, con una partnership strategica che impegna le due parti fino al 2021. Questo accordo - con cui Assica lascia la Fiera di Parma - fa seguito a quello stipulato con Aidepi, per l'organizzazione di Dolce Italia insieme a Tuttofood. «L'Expo è una grande oppportunità di investimento. Il progetto sta per avere un'accelerazione fortissima, avrà bisogno di più forze, e noi ci candidiamo a essere una delle braccia necessarie per farne un evento di successo. Cercheremo, a breve, di poter avere il brand Expo almeno nelle nostre fiere», aggiunge Pazzali.

La mostra del turismo Bit è, intanto, oggetto di un progetto di riposizionamento e rilancio, per adattare l'evento a una domanda turistica in rapida trasformazione. In questo senso la prossima Bit (14-17 febbraio) vedrà un'ulteriore crescita del workshop Buy Italy, rivolto agli operatori internazionali, e un'accentuazione delle aree tematiche che propongono un'offerta turistica pensata per motivazioni e interessi del viaggiatore e non più per destinazione. Per Macef è in corso una complessiva riorganizzazione che inciderà in profondità sulla formula tradizionale della manifestazione. Una prima novità si è vista già nell'edizione dello scorso 24-27 gennaio, in cui ha debuttato Macef +, un'iniziativa per ora unica in Europa che sposa mostra fisica e mostra digitale.

Infine il congressuale, che ha per Fiera Milano un'importanza di primo piano: nel 2011 ha realizzato ricavi per 29 milioni e un margine operativo lordo di 3,3 milioni. La congressistica, affidata alla controllata Fiera Milano Congressi, ha sviluppato, accanto alla tradizionale funzione di corredo e supporto alle mostre, un ramo di attività autonomo focalizzato sulla grande congressistica internazionale. A quest'ultima è dedicato il MiCo - Milano Congressi, nato dall'ampliamento del precedente centro congressuale in città e dalla riconversione di parte degli spazi espositivi di Fieramilanocity, con un investimento di 64 milioni da parte di Fondazione Fiera Milano.

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